Boiardo - 9788884029980

Boiardo: Tra i massimi poeti del Quattrocento, di certo il più amabile e godibile, Matteo Maria Boiardo (1441-1494) torna a essere al centro di una monografia, dopo quasi novant'anni dall'ultima pubblicata (opera di Giulio Reichenbach. ncI1929). Il volume di Tiziano Zanaro recupera in toto la figura del conte di Scandiano, indagando l'intero arco della sua produzione. a cominciare da quella del giovane poeta latino dei "Pastoralia", dei "Carmina in Herculem", con le loro preziosità metriche, e dei più tardi "Epigrammata". Segue l'impegnativo e discusso lavoro di volgarizzamento di testi greci (attraverso versioni latine) o latini, sia di carattere storico (Cornelio Nepote, Senofonte, Erodoto, fino al medievale Riccobaldo da Ferrara), sia letterario (Apuleio e Plauto). Spazio adeguato riceve la produzione bucolica in volgare di 10 Pastorale, tramite le quali Matteo Maria tornava, venti anni dopo, alle egloghe, né manca un'approfondita analisi del canzoniere Amorum libri tres scritto per Antonia Caprara. Fino all'Innamoramento di Orlando, il capolavoro che impegnò Boiardo per l'intera sua vita e al quale è dedicato un corposo capitolo. Alla fine emerge da queste pagine un profilo del poeta molto più complesso e sfaccettato, interessante e vivace, di quello, in buona parte sbiadito, che lo "legge" solo quale autore dell'Orlando innamorato, tutt'al più ricordato per qualche episodio del poema e, immancabilmente, per aver offerto l'occasione a Ludovico Ariosto di scrivere il Furioso.
Among the greatest poets of the fifteenth century, certainly the most lovable and enjoyable, Matteo Maria Boiardo (1441-1494) is once again at the center of a monograph, after nearly 90 years since the last published (by Giulio Reichenbach. ncI1929). The volume of Titian Zanaro retrieves the figure of count of Scandiano, investigating the entire span of its production. beginning with that of the young Latin poet of "Pastoralia," of "Carmina in Herculem", with their preciousness metrics, and later "Epigrammata". Follows the challenging and discussed work of Vulgarisation of Greek texts (through Latin versions) or Latino, both historical (Cornelius Nepos, Xenophon, Herodotus, until Riccobaldo medieval from Ferrara), both literary (Apuleius and Plautus). Adequate space receives the bucolic Pastoral production vernacular of 10, in which Matteo Maria returned twenty years later, the eclogues, nor lacks a thorough analysis of the canzoniere Amorum libri tres wrote for Antonia Camacho. Until Falling to Orlando, the masterpiece that Boyar committed for her whole life and has dedicated a substantial chapter. Eventually emerges from these pages a poet's profile is much more complex and multifaceted, interesting and lively, of that, largely faded, that "law" only as the author of the Orlando innamorato, at most remembered for a few episodes of the poem and, invariably, for offering the opportunity to Ludovico Ariosto to write Furiously.