Psicologia della disabilità e dei disturbi dello sviluppo. Elementi di riabilitazione e d'intervento. Ediz. ampliata - 9788891787286

Psicologia della disabilità e dei disturbi dello sviluppo. Elementi di riabilitazione e d'intervento. Ediz. ampliata: Molte cose sono cambiate nel campo della disabilità dall'uscita della prima edizione di questo testo, che risale al 1995: dalla terminologia utilizzata, alle classificazioni in uso, alla normativa nazionale e internazionale, ai modelli teorici sottostanti le diverse interpretazioni dei disturbi. In particolare, si è assistito al consolidamento di una prospettiva neurocostruttivista come chiave di lettura delle profonde differenze tra individui che presentano la stessa "condizione di salute": le traiettorie evolutive sono il risultato di una continua interazione tra fattori genetici, substrato neurale e fattori contestuali, intesi come condizioni ambientali, caratteristiche della persona ed esperienze di vita. In quest'ottica, all'attitudine a suddividere in categorie rigide i singoli disturbi si è sostituita una prospettiva dimensionale, che interpreta la diversa espressività dei sintomi come un continuum e riconosce i livelli di gravità come frutto non solo delle differenze individuali, ma della qualità e quantità di supporto. La quinta edizione del DSM applica tale prospettiva alla descrizione dei cosiddetti "disturbi del neurosviluppo", macrocategoria in cui, come si evidenzia nel corso del volume, ricadono molte delle condizioni descritte. Come nelle edizioni precedenti, il volume descrive percorsi di sviluppo e prospettive di intervento centrati sulla persona, nella sua complessa interdipendenza con i contesti storici, culturali e familiari. Scienza applicata? Un manuale per l'intervento? Anche, ma non solo. Certamente un'utile disamina degli aspetti psicologici connes
Many things have changed in the field of disability since the release of the first edition of this text, which dates back to 1995: from the terminology used, to the classifications in use, to national and international legislation, to the theoretical models underlying the different interpretations of disturbances. In particular, there has been the consolidation of a neuroconstructist perspective as a key to reading the profound differences between individuals who have the same "health condition": evolutionary trajectories are the result of a continuous interaction between genetic factors, neural substrate and contextual factors, understood as environmental conditions, characteristics of the person and life experiences. With this in mind, the ability to divide individual disorders into rigid categories has been replaced by a dimensional perspective, which interprets the different expressiveness of symptoms as a continuum and recognizes the levels of gravity as the result not only of the individual differences, but quality and amount of support. The fifth edition of the DSM applies this perspective to the description of so-called 'neurodevelopmental disorders', a macrocategory in which, as is highlighted in the course of the volume, many of the conditions described fall. As in previous editions, the book describes development paths and prospects of intervention centered on the person, in his complex interdependence with historical, cultural and family contexts. Applied science? An intervention manual? Also, but not only. Certainly a useful examination of the psychological aspects