Lo spirito del fiore. Fushikaden. L'arte del Nô - 9788827221778

Lo spirito del fiore. Fushikaden. L'arte del Nô: Il volume presenta la traduzione del Fushikaden, che è sempre stato una sorta di bibbia - per secoli rimasta segreta - per gli attori del No, fin da quando Zeami Motokiyo perfezionò il genere drammatico e scrisse per esso numerose note. Il No è una forma drammatica composta in sostanza da mimo o recitazione, canto poetico e musica, eseguiti su un palcoscenico del tutto disadorno, a eccezione di quattro colonne e la raffigurazione di un grande albero di pino sullo sfondo. Per alcuni drammi possono esservi dei semplici arredi scenici, ridotti agli elementi essenziali e raffinati al punto da costituire mere suggestioni. Tale minimizzazione costituisce l'essenza della stessa rappresentazione drammatica. Tutte le complicazioni non necessarie vengono eliminate e la presenza principale di fronte allo spettatore è una non-presenza, uno spazio e un tempo vuoti. È per questo che qualsiasi parola, movimento o suono - per quanto lieve - assume una rilevanza straordinaria. I samurai di alto rango praticavano la recitazione, la danza e il canto del No con sincero entusiasmo, poiché lo collegavano in parte alla perfezione di una cultura superiore e in parte allo studio del Buddhismo Zen, e talvolta perfino all'arte della spada. Ancor oggi, il Fushikaden viene letto con molta assiduità, confermando con la sua stessa brevità l'affermazione secondo cui "lo studio del No è in realtà lo studio della cultura giapponese in generale".
The book presents the translation of the Fushikaden, which has always been a kind of Bible-for centuries remained secret--for actors of Zeami Motokiyo No since perfected the genre drama and wrote for it many notes. No is a dramatic form composed basically by MIME or acting, singing poetic and music, performed on a stage completely unadorned, except for four columns and the depiction of a large pine tree in the background. For some dramas may be simple scenic d??cor, reduced to the essential elements and refined to the point that they constitute mere suggestions. This minimization is the essence in the same dramatic presentation. All unnecessary complications are deleted and the main presence in front of the spectator is a non-presence, empty space and time. That's why any word, movement or sound-however slight-takes extraordinary significance. The samurai of high rank practiced acting, dancing and singing with genuine enthusiasm, because the linked in part to the perfection of a superior culture and partly to the study of Zen Buddhism, and sometimes even to the art of the sword. Even today, the Fushikaden is read with great assiduity, confirming with its very brevity the assertion that "the study of No is actually the study of Japanese culture in General."