Architettura e storiografia Le matrici antiche del linguaggio moderno seguito da «La storia come metodologia del fare architettonico» - 9788822901705

Architettura e storiografia Le matrici antiche del linguaggio moderno seguito da «La storia come metodologia del fare architettonico»: "Si suole affermare che il linguaggio moderno ha determinato una cesura nell'evoluzione architettonica, azzerando la tradizione con un 'punto a capo' nel codice espressivo. Questo saggio dimostra il contrario. La sensibilità contemporanea investe le nuove architetture, ma anche il modo di 'leggere' e interpretare i monumenti antichi. Tra spinte creative e recuperi storici si è intessuto un dialogo che, nel corso di un secolo, ha generato le invarianti del linguaggio moderno. Lo scavo nel mondo ellenico è alla base della poetica di Le Corbusier. Lo studio del gotico si riflette nei fasti strutturali dell'ingegneria ottocentesca e nel linearismo Art Nouveau. Alla tridimensionalità prospettica rinascimentale fa riscontro la quadridimensionalità spazio-temporale del razionalismo. Senza l'indagine sul barocco, sarebbero inconcepibili i volumi serpentinati di Aalto. Non c'è nessun rapporto di imitazione fra la spirale borrominiana di Sant'Ivo alla Sapienza e l'elicoidale wrightiana del Guggenheim Museum (disegni in copertina), ma i loro messaggi sono affini. Del resto, l'architettura delle comunità hippies coincide con la scoperta critica della preistoria. La tesi che il linguaggio moderno dell'architettura non è solo il linguaggio dell'architettura moderna, poiché coinvolge tutta la produzione creativa del passato, trova qui una verifica". Introduzione di Alessandra Muntoni.
"It is customary to say that the modern language has led to a break in the architectural evolution, eliminating the tradition with a ' head ' in the expressive code. This essay shows the opposite. The contemporary sensibility invests new architectures, but also how to ' read ' and interpret the ancient monuments. Between creative urges and historical recoveries has woven a dialogue that, in the course of a century, it created the invariants of the modern language. The excavation in the Hellenic world underlies the poetics of Le Corbusier. The study of Gothic architecture is reflected in 19th century engineering and structural splendour in straightness Art Nouveau. The Renaissance has been the quadridimensionalit??-dimensional spatio-temporal perspective of rationalism. No investigation of the Baroque, would be inconceivable serpentinati volumes of Aalto. There is no rapp0tto of imitation between the Borromini Sant'Ivo alla Sapienza spiral and helical wrightiana the Guggenheim Museum (drawings on the cover), but their messages are similar. Moreover, the architecture of community hippies coincides with the critical discovery of prehistory. The thesis that the modern language of architecture is not only the language of modern architecture, since it involves all the creative output of the past, here a check. "