Poetica dell'architettura neoplastica - 9788806381820

Poetica dell'architettura neoplastica: Tra le invarianti del codice moderno, cioè della lingua con cui « parliamo architettura », la scomposizione quadridimensionale occupa un ruolo nodale. Sintassi di matrice cubista, elaborata dal gruppo olandese De Stijl diretto da Theo van Doesburg e Piet Mondrian, compendia le invarianti dell'elenco, della dissonanza, della tridimensionalità antiprospettica, e costituisce l'indispensabile premessa delle strutture a membrana, della temporalità spaziale e della reintegrazione edificio-città-territorio. Non è possibile progettare o giudicare un'opera d'architettura senza conoscere a fondo la poetica del neoplasticismo. Infatti, l'esperienza De Stijl è alla base della didattica del Bauhaus, malgrado il drammatico scontro tra Walter Gropius e Theo van Doesburg, e del linguaggio di Mies van der Rohe. Le sue origini si reperiscono nel ciclo iniziale del movimento moderno, nei lavori di Berlage, Wagner, Hoffmann, Mackintosh e soprattutto di Wright. Le sue conseguenze sono tuttora incidenti nei segni dei migliori architetti. E neoplasticismo non precisa soltanto una metodologia progettuale; offre anche uno strumento critico di essenziale valore, che consente di analizzare i monumenti del passato con intelligenza e penetrazione, destrutturandoli per coglierne le fasi generatrici ed i connotati qualificanti.