Il seno. Storia culturale di una parte politica del corpo - 9788833943435

Il seno. Storia culturale di una parte politica del corpo: Il seno è una parte del corpo come le altre, eppure non lo è. È multifunzionale e ambiguo, e nel corso della storia è stato considerato peccaminoso, attraente, sacro, liberatorio, repellente, eroico. La sua presenza e funzione vengono ricondotte di volta in volta alla natura, alla provvidenza divina o alla scienza. Così il seno è diventato (e lo è ancora, potentemente) oggetto di dibattito morale, scientifico, artistico, femminista e dunque: politico. Sebbene etichettato come «tratto sessuale secondario», il seno femminile è di interesse primario. Nutre, ma è capace di sedurre, è considerato sacro o sessualizzato - a seconda dell'età e della cultura, del contesto e della prospettiva. Contenuto e ridotto a tabù, il seno nella storia è stato innalzato a reliquia santa e insieme tacciato di provocare lussuria, è stato appiattito e nascosto con i primi corsetti per poi essere messo in bella mostra, è stato infine scoperto come simbolo di libertà nel XVIII secolo fino a essere usato, oggi, come organo di protesta. Nell'attualità, il seno delle donne è ancora un problema politico quando viene mostrato in pubblico lontano da contesti vacanzieri in cui può essere tollerato, e persino la sua visibilità «sfrenata» sotto i vestiti è percepita come una provocazione sconveniente. Anja Zimmermann, studiosa di cultura visuale e gender, esamina questa parte del corpo ambigua e sfaccettata da diverse prospettive, ma sempre con un taglio politico. L'autrice, tra attualità ed esempi dalla storia antica e recente, riesce a comporre un mosaico unico e convincente che rimette il seno (antico cap
The breast is a part of the body like any other, yet it is not. It is multifunctional and ambiguous, and throughout history it has been considered sinful, attractive, sacred, liberating, repulsive, heroic. Its presence and function are traced back from time to time to nature, divine providence or science. Thus the breast has become (and still is, powerfully) the object of moral, scientific, artistic, feminist and therefore: political debate. Although labeled as a "secondary sexual trait," female breasts are of primary interest. It nourishes, but is capable of seduction, is considered sacred or sexualized - depending on age and culture, context and perspective. Contained and reduced to a taboo, the breast in history has been raised to a holy relic and at the same time accused of causing lust, it was flattened and hidden with the first corsets and then put on display, it was finally discovered as a symbol of freedom in the eighteenth century until it is used, today, as an organ of protest. In the present day, women's breasts are still a political problem when they are shown in public far from holiday contexts where they can be tolerated, and even their "unrestrained" visibility under clothes is perceived as an unseemly provocation. Anja Zimmermann, a scholar of visual culture and gender, examines this ambiguous and multifaceted part of the body from different perspectives, but always with a political slant. The author, between current events and examples from ancient and recent history, manages to compose a unique and convincing mosaic that puts the breast back (ancient chapter