Droga, set e setting. Le basi del consumo controllato di sostanze psicoattive - 9788865793350

Droga, set e setting. Le basi del consumo controllato di sostanze psicoattive: Le droghe sono davvero incontrollabili e il loro uso porta necessariamente a un destino di dipendenza? Questo dicono paradigmi e credenze dominanti. Negli anni Settanta, Norman Zinberg libera il suo sguardo di clinico e di ricercatore e legge i consumi di droghe da una diversa prospettiva: comportamenti umani connotati da intenzioni, apprendimenti, culture. E scopre che, come avviene per l'alcol, anche per le sostanze illegali la produzione e la diffusione di norme e rituali sociali consente alla maggioranza dei consumatori di usare in modo controllato, compatibile con la propria vita sociale. In questo libro, divenuto un "classico" della letteratura sulle droghe, l'autore focalizza i fattori del set e del setting, ridimensionando la centralità fino ad allora attribuita alla sostanza, e apre una prospettiva verso un'interpretazione libera da pregiudizi e stigmi. Una prospettiva più che mai attuale, vista la diffusa normalizzazione dell'uso di sostanze psicoattive, e che rappresenta un'opportunità particolarmente utile per ripensare i modelli culturali e operativi dei servizi e per rispondere alla sfida posta dai cambiamenti in atto.
Are the drugs really uncontrollable and does their use necessarily lead to a fate of addiction? This they say dominant paradigms and beliefs. In the 1970s, Norman Zinberg freed his gaze as a clinician and researcher and read drug use from a different perspective: human behaviors connoted by intentions, learning, cultures. And it discovers that, as with alcohol, the production and dissemination of social norms and rituals allows the majority of consumers to use in a controlled manner, compatible with their social life. In this book, which has become a "classic" of the literature on drugs, the author focuses on the factors of set and setting, reducing the centrality previously attributed to the substance, and opens a perspective towards an interpretation free from prejudices and stigmi. A more current perspective than ever, given the widespread normalisation of the use of psychoactive substances, and which represents a particularly useful opportunity to rethink the cultural and operational models of services and to respond to the challenge posed by changes in place.