L'incontinenza del vuoto. Pennacchi economico-filosofici - 9788833310022

L'incontinenza del vuoto. Pennacchi economico-filosofici: Se è vero che oggi gli interventi teorici più interessanti sorgono dagli spazi fra le discipline, la voce che per antonomasia si situa alla confluenza, negli interstizi fra i diversi campi del sapere è quella diSlavoj Zizek. In questo suo nuovo lavoro, L'incontinenza del vuoto (titolo ispirato a Beckett), Zizek esplora gli elementi di raccordo (i «pennacchi», come li chiama prendendo in prestito un termine architettonico) tra le tre dimensioni della filosofia, della psicoanalisi e della critica dell'economia politica, attraverso il canale del sesso, dei rapporti amorosi, della seduzione, del desiderio, del genere. La riflessione di Zizek divora tutto ciò che si mette sulla sua strada. Nutrendosi di alto e di basso, di film trash e di Rossellini, Altman e Tarkovskij, di Sostakovic e di Demis Roussos,di fantascienza e di Mozart, Beethoven e Wagner, di Internet delle Cose e di serie tv, Zizek ci parla, come mai prima ha fatto, della nostra sessualità, dell'impossibilità che si trova al cuore del reale, dell'elemento di «eccesso» ontologico creato dall'antagonismo della differenza sessuale. In questo libro, che è anche un redde rationem contro i suoi critici, la capacità del filosofo sloveno di illuminare temi eterni a partire da dibattiti contingenti e contemporanei rifulge al massimo del suo splendore.
If it is true that today the most interesting theoretical interventions arise from the spaces between disciplines, the voice that par tonomasia is at the confluence, in the gaps between the different fields of knowledge is that of Slavoj ?i?ek. In this new work, The Incontinence of The Void (a title inspired by Beckett), ?i?ek explores the elements of connection (the "plums", as he calls them by borrowing an architectural term) between the three dimensions of philosophy, psychoanalysis and criticism of the political economy, through the channel of sex, of love relationships, of seduction, of desire, of gender. The reflection of ?i?ek devours everything that is put in its way. Feeding on high and low, trashy films and Rossellini, Altman and Tarkovsky, Sostakovic and Demis Roussos, science fiction and Mozart, Beethoven and Wagner, the Internet of Things and TV series, ?i?ek speaks to us, as never before , of our sexuality, of the impossibility that lies at the heart of the real, of the element of ontological "excess" created by the antagonism of sexual difference. In this book, which is also a redde rationem against his critics, the Slovenian philosopher's ability to illuminate eternal themes from contingent and contemporary debates shines at its full estincil.