Mons. Raffaele Radossi. Vescovo di Parenzo e Pola (1941-1947). «Profugo giuliano» - 9788868032760

Mons. Raffaele Radossi. Vescovo di Parenzo e Pola (1941-1947). «Profugo giuliano»: Questa ricerca di Pietro Zovatto va a esaminare il dramma dell'esodo degli istriani, profughi dalla loro terra amata. Finita la drammatica Seconda Guerra Mondiale, questo territorio del confine orientale fu sacrificato (1947) e quella popolazione in massa fu costretta all'esilio, dovuto alla violenza della persecuzione perpetrata dal regime titino. Il problema della religione e della appartenenza alla cultura italiana furono i motivi scatenanti di simile tragedia. Il libro racconta con documenti di prima mano ufficiali della classe dirigente italiana e del vertice religioso episcopale di Parenzo e Pola - il vescovo francescano Raffaele Radossi (1941-1947) - il travaglio di un tale dramma. Esso consisteva nella difficoltà di inserirsi in un nuovo ambiente in Italia, per lo più ostile, nel trovare un lavoro e inventarsi un nuovo collocamento culturale, cioè addattarsi dinamicamente nella nuova situazione e mendicare in particolare un alloggio e soprattutto conservare una propria identità istriana per superare la crisi del radicale cambiamento.
This search for Pietro Zovatto goes to examine the plight of the Istrian exodus, refugees from their beloved land. Over the dramatic World War II, the territory of the eastern border was sacrificed (1947) and the mass population was forced into exile due to the violence of persecution perpetrated by the regime titino. The problem of religion and belonging to Italian culture were the triggering reasons like tragedy. The book recounts with official documents first hand of the Italian ruling class and religious Summit of Bishops of Pore?? and Pula-the Franciscan Bishop Raffaele Radossi (1941-1947)-labor of such drama. It was difficult to fit into a new environment in Italy, mostly hostile, finding a job and come up with a new cultural placement, that is dynamically adapted to the new situation and begging in particular housing and especially keep an identity of Istria to overcome the crisis of radical change.