Giardino atomico. Ritorno a Chernobyl - 9788868612047

Giardino atomico. Ritorno a Chernobyl: Chernobyl, 26 aprile 1986. L'esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare ucraina scatena una potenza radioattiva quattrocento volte superiore alle bombe sganciate dagli americani sul Giappone. Il disastro viene inizialmente nascosto dalle autorità sovietiche e ancora oggi non se ne conosce l'intera portata. Tre decenni dopo, quando i lavori di messa in sicurezza della struttura sono ancora lentamente in corso, questa indagine sul campo racconta tutta la verità: le bugie sulla gravità dell'incidente; la nube radioattiva che ha lambito l'Europa intera; i "liquidatori" che hanno perso la vita a pochi giorni dall'esplosione; donne, uomini e bambini morti o gravemente malati a causa degli elementi radioattivi liberati in natura; il mostro radioattivo che continua a colpire ancora oggi. I dati pubblici dell'Unscear e il governo ucraino affermano che il pericolo è passato, minimizzando il rischio, ma le indagini indipendenti asseriscono il contrario: chi è tornato o si è trasferito a vivere sui terreni e nelle case nei dintorni della centrale è costantemente a rischio.
Chernobyl, April 26, 1986. The explosion of reactor number 4 of the nuclear power more than four hundred times Ukraine unleashes a radioactive bombs dropped by the Americans on Japan. The disaster is initially hidden by the Soviet authorities, and even today do not know the entire span. Three decades later, when the work of securing the structure are still slowly ongoing, this field tells the whole truth: lies on the severity of the accident; the radioactive cloud that has surrounded the whole of Europe; the "liquidators" who died just a few days before the explosion; women, men and children dead or seriously ill because of the radioactive elements released in the wild; the radioactive monster that continues to strike again today. Public data of Unscear and the Ukrainian Government claim that the danger has passed, minimizing the risk, but independent investigations claim the opposite: who's back or moved to live on land and in homes around the plant is constantly at risk.