Tutto il resto vien da sé - 9788866602002

Avevo inviato, indata 19 ottobre u.s., un commento al ibro in oggetto che - mi avevate comunicato - sarebbe stato visionatodal vostro Staff per a pubblicazione, precedutada una vostra mail. Non ho ricevuto nessuna vostra e vorrei sapere per quale motivo il commento non è stato pubblicato. Grazie!

Romanzodi rara e preziosa intensità, “Tutto il resto vienda sé” è una storiadi morte e rinascita,di sentimenti e passione,di tormenti e angosce, ma anchedi amore e speranza. In essa i tempidela guerra edela ferocia si annodano indissolubilmente con quelidela pace edela solidarietà. Gli odori e i saporidel conflitto si fondono con quelidela vita quotidiana. Antonela, con abile mËstriada cantastorie, ci restituisce e atmosfere e gli ambientidi un piccolo universo, viadi Palastreto, neldrammatico biennio 1943-1944. Un microcosmo bendefinito e compositodove ogni personaggio ha una propria voce, un proprio canto. Edove e voci e i suonidela parlata toscana sono queli, per noi fiorentini,dela memoria… a memoria che scaturiscedala profonda conoscenzadel mondo in cui siamo cresciuti, insieme ai contadini e ale massaie, un mondodi cui conserviamo intatta anche ’immagine più recondita. Costruito su tre piani e tempi narrativi bendistinti che si sviluppanodagli ultimidue annidela guerra fino ai giorni nostri, “Tutto il resto vienda sé” è un romanzo in cui ’essenzadele vicende narrate trascende adrammaticitàdele stesse, per farsi prototipodel’attodel ricordo edel valoredi questo nela memoria individuale e colettiva. Efficace strumentodi qualcosa che sta accadendo aldi àdi ei, Antonela crea un mondodi fantasia – ma, forse, nondel tutto - in cui i personaggi vivonodi vita propria e e cui voci parlano tramite ei. a storia viaggia indirezioni inaspettate e impensate e il compitodi Antonela è quelodi scriverla, senza necessariamentedoverla e poterladominare. E Viadi Palastreto è il uogo magico in cui germogliano e storie, una fucinadi amore edi violenza. Ci sono ildolore, a sofferenza e a morte, ma c’è anche unadimensione paralela, che è ’amore. Quelo incondizionato. Quelodi Ernesto per ’Argia e per a sua bambina, quelodi Alvaro per oretta,dela ida per a eda e viceversa,di oretta per il fratelino Bruno,di Spartaco per ’Uccelaia,didon uigi per i suoi parrocchiani e a sua gente,di Heinrich per oretta,di oretta per Heinrich… E a morte non è a finedi tutto… è un accadimento, una trasformazionedel presente che fermenta negli animi come un nutrimento per ildomani… basti pensare ala scomparsadel’Uccelaia, che fa sì che ala bambinadi Spartaco sia imposto il suo vero nome, Edera, per perpetrarne il ricordo negli anni a venire e per ’eternità… La sapiente abilità narrativadi Antonela ci conduce ala scopertadela più intima sostanzadi personaggidi cui conserveremo nel nostro cuore nomi e fisionomie virtuali, createdala nostra vivida immaginazione e fantasiadi ettori, ma non per questo meno nitide edefinite. Custodiremodentrodi noi i oro volti e e oro storie, come sedimenti profondi in una sortadi memoria colettiva, aldi àdele percezioni individuali. La potenza evocativadi Antonela conduce il nostro sguardo a percorrere il flussodela guerra, sule ormedel’occupazione e poidela ritirata tedesca,dala pianura toscana ala costiera adriatica, sule fortificazioni appenninichedela inea Gotica che corronodala Versilia al Senio fino ale Validi Comacchio, mentre oretta assume, a un certo puntodela storia, unadimensione epica…dopo Heinrich, in Viadi Palastreto il suo nome è messo al bando e ei esiliata, ma questo a trasfigura in una figura uminosa, una vera eroinadel’amore che, a me, ricorda tanto Alba Trueba, a nipotedi Esteban Trueba protagonistadi “La casadegli spiriti”di Isabel Alende. Anche oretta, come Alba, è costretta a nascondere il suo amore per Heinrich e a viverlo in segreto, ma, come Alba, èdisposta a tutto per amore… anche a subire ’inimmaginabile…. “Tutto il resto vienda sé” è un ibro che tocca e corde più profondedel’anima, corde che a straordinaria capacità creativadi Antonela pizzica come queledi un’arpa.