Tolstoj. L'ultima profezia - 9788876983375

Tolstoj. L'ultima profezia: "Il cristianesimo tolstojano è definito "artificiale" da Zweig, quasi che l'approdo evangelico altro non fosse che una terapia intensiva per lenire i mali interiori del vecchio guerriero. Le pagine più belle del ritratto che segue sono, non a caso, quelle tese a riprodurre un giorno della sua vita quotidiana, fra impavide corse a cavallo nel bosco e squallide riunioni familiari. Il proprietario terriero è costretto a convivere con l'anarchico spirituale. Come quando, vedendo un campo incolto, vorrebbe rimproverare i contadini che non lo curano, ma di fronte alle parole della povera donna che si difende coi bambini attaccati alla sottana, non resiste alla tentazione di farle l'elemosina. L'uomo antico lotta contro il nuovo una battaglia sanguinosa che finirà senza vinti né vincitori. Una condizione che, come sappiamo, condurrà Tolstoj a sottrarsi alla moglie e a tutto ciò che lei, nella mente del fuggiasco, incarna. La risoluta impennata s'interrompe alla stazione di Astapovo dove il vecchio maestro muore. L'occhio di Zweig si fissa proprio sull'ultimo declino, poco prima della maldestra e rocambolesca evasione senile che noi dovremmo inquadrare, al di là della vicenda che riguarda il grande narratore russo, nella totalità della serie biografica da lui conclusa." (Eraldo Affinati)
"Tolstoy Christianity is defined by" artificial "Zweig, almost as if the landing was not Evangelical that an ICU to soothe inner evils of the old warrior. The most beautiful pages of the portrait that follows are, not surprisingly, those seeking to play a day of his daily life, between horse racing fearless in the Woods and squalid family reunions. The landowner is forced to live with spiritual anarchist. As when, seeing an uncultivated field, would you blame the farmers that do not heal, but faced with the words the poor woman who defends himself with children attached to Salcedo, don't resists temptation to Almsgiving. The old man fighting a bloody battle that again will end without losers nor winners. A condition which, as we know, leads Tolstoy to evade wife and everything that she, in the mind of the fugitive, embodies. The vigorous surge in stops at Astapovo station where the old master died. Zweig's eye fastens its last decline, shortly before the clumsy and daring escape senile that we should frame, beyond the story of the great Russian novelist, in the totality of the biographical series ended by him. " (Eraldo Affinati)