Opere. Vol. 6: La terra senza il male. Jung: dall'inconscio al simbolo - 9788807882388

Opere. Vol. 6: La terra senza il male. Jung: dall'inconscio al simbolo: "Questo libro parla della terra e del suo male, del segno e del simbolo del linguaggio e del suo limite. Questo libro parla di Jung, perché, come Nietzsche, Jung raggiunge l'essenza violenta del discorso psicologico e quindi l'origine del discorso, che neppure la filosofia conosce perché, come 'scienza umana', non dice che il limite... Dopo Jung non si può fare psicologia se non accedendo alla nascita della psicologia che non si trova nei testi scientifici, dove le tautologie assicurano i generi e le tecniche, ognuno al suo posto, ma in quel pre-testo che è la religione, dove il dramma divino narra la vicenda umana che l'uomo non può raccontare, perché il suo racconto, il suo testo è venuto dopo. Per questo in Jung non parla il sapere, ma Dio e gli dèi. Con Jung torna l'enigma, torna l'Oscurità. La sua psicologia assume il modo del discorso per trasferirlo al limite del discorso. È questo limite che vogliamo indagare." (Dalla prefazione)
"This book is about the land and its evil, the sign and symbol of language and its limit. This book is about Jung, because, as Nietzsche, Jung reaches the essence of psychological speech and violent then the origin of speech, that not even the philosophy knows why, as ' human science ', it does not say that the limit ... After Jung can't do psychology if not by accessing the birth of psychology that is not found in scientific texts, where the tautologies ensure genres and techniques, each in its place, but in that pre-text that is religion, where the divine drama tells the human story that man cannot tell, because his story, his text came later. That's why in Jung doesn't speak knowledge, but God and the gods. With Jung back the Riddle, back the darkness. His psychology takes on the manner of speech to transfer it to the limit of the speech. And this limit we want to investigate. " (From the preface)