Attualità lacaniana. Rivista della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi. Vol. 25: L' inconscio è la politica - 9788878857445

Attualità lacaniana. Rivista della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi. Vol. 25: L' inconscio è la politica: "Lacan dice precisamente: «Non dico nemmeno la politica è l'inconscio, ma semplicemente che l'inconscio è la politica». [...] «La politica è l'inconscio» effettua una riduzione, riporta la politica alla struttura dell'inconscio. Ed è del resto quello che Lacan mette in formula con il Discorso del padrone di cui dice che è la struttura del discorso dell'inconscio. Al contrario «l'inconscio è la politica» è un ampliamento, è un'inflazione. È il trasporto dell'inconscio al di fuori della sfera solipsistica per metterlo "nella città", per farlo dipendere dalla "storia", per far dipendere l'inconscio dalla discordia del discorso universale." (J.-A. Miller, intervento al Convegno "La primavera della psicoanalisi", "La psicoanalisi", 33, Roma, Astrolabio, pp. 135 e 138). "Il corpo parlante sempre più spesso fa da contrappeso al corpo dell'individuo, nel senso del corpo come proprietà di ciascuno, separato da tutti gli altri. Il corpo che parla testimonia del discorso come legame sociale che si iscrive su di lui: è un corpo socializzato. Questa dimensione collettiva appare nelle sue perturbazioni e nelle loro nominazioni. La soggettività che vi è presa è individuale, ma è anche quella di un'epoca." (É. Laurent, "Il rovescio della biopolitica", Roma, Alpes, 2017, p. 157)
"Lacan says precisely: "I don't even say politics is the unconscious, but simply that the unconscious is politics." [...] "Politics is the unconscious" makes a reduction, brings the policy back to the structure of the unconscious. And that's what Lacan puts in formula with the Master's Speech, which he says is the structure of the unconscious discourse. On the contrary, 'the unconscious is politics' is an enlargement, it is inflation. It is the transport of the unconscious outside the solipsistic sphere to put it "in the city", to make it dependent on "history", to make the unconscious depend on the discord of universal discourse." (J.-A. Miller, speaking at the Conference "The Spring of Psychoanalysis", "Psychoanalysis", 33, Rome, Astrolabe, pp. 135 and 138). "The speaking body increasingly counterbalances the body of the individual, in the sense of the body as the property of each one, separated from all others. The body that speaks testifies to the discourse as a social bond that is inscribed on him: it is a socialized body. This collective dimension appears in its perturbations and in their names. The subjectivity that is taken from it is individual, but it is also that of an era." (.Laurent, "The Reverse of Biopolitics", Rome, Alpes, 2017, p. 157)