Al cinema dallo psicoanalista. Se il cinema è utile alla psicoanalisi - 9788826319025

Al cinema dallo psicoanalista. Se il cinema è utile alla psicoanalisi: "Gli autori non si sistemano nella comoda posizione di chi colloca la poltrona dell'analista 'dietro lo schermo del film': non si pongono nella posizione di chi vuole indagare i conflitti inconsci del regista o fornire versioni nuove di tematiche più volte trattate dalla letteratura e dalla cinematografia. Con naturalezza e con piacere, collocano la loro poltrona di analisti davanti allo schermo e propongono una tesi forte sul rapporto tra cinema e psicoanalisi, mettendone in evidenza non i contenuti, ma la funzione di apparato per produrre immagini: il cinema attraverso l'opera creativa del regista che è alla ricerca di spettatori da emozionare, la psicoanalisi attraverso la comunicazione tra inconsci che si attiva in seduta nel processo di transfert-controtransfert-rêverie e che fa accedere nelle menti di analista e paziente un flusso continuo di immagini contestuali che allargano la pensabilità di entrambi. In sintesi, si tratta di un libro che dice cose non già conosciute e che permette di vedere un nuovo 'cinema dell'immaginazione'".(dalla prefazione di Anna Ferruta)
"The authors settle down in the comfortable position of the analyst's chair ' behind the screen of the movie ': do not place themselves in the position of those who want to investigate the unconscious conflicts by Director or provide new versions of themes from literature and cinematography handled several times. Naturally and with pleasure, put their analyst's Chair in front of the screen and offer a strong thesis on the relationship between cinema and psychoanalysis, putting in evidence the contents, but the function of machinery to produce pictures: cinema through Director's creative work that is looking for viewers from excite, psychoanalysis through unconscious communication that is activated in the transference-countertransference sitting in the process-r??verie and making access into the minds of analyst and patient a continuous stream of images that extend the conceivability of both. In summary, this is a book that says things aren't already known and that allows you to see a new ' cinema of imagination. ' " (from the foreword by Anna Ferruta)