L'io nella teoria e nella clinica psicoanalitica - 9788898205226

L'io nella teoria e nella clinica psicoanalitica: Questo terzo annale di IPOL raccoglie il lavoro svolto a Torino nel corso di un anno da psicoanalisti di diversi Paesi europei in occasione dei seminari dell'Antenna clinica IPOL. Il titolo riprende quello del seminario tenuto da Lacan nel 1954-55, "L'Io nella teoria di Freud e nella tecnica della psicoanalisi", in cui Lacan distingue l'Io in quanto costruzione immaginaria dall'Io in quanto funzione simbolica. Quest'ultimo corrisponde al soggetto inconscio, colui che parla e che sogna, la vera scoperta di Freud, funzione simbolica e quindi di linguaggio. Al cuore della psicoanalisi freudiana si trova infatti una constatazione di portata sovversiva, fondata sull'esperienza clinica: "l'Io non è padrone in casa propria". Padrone è piuttosto l'inconscio, che non solo non siamo in grado di governare ma di cui conosciamo assai poco. Freud si assoggetta a questa scoperta e si dedica inizialmente allo studio delle formazioni dell'inconscio e al tentativo di decifrarne il messaggio. Nelle numerose revisioni teoriche che proporrà nel corso degli anni, in nessun momento farà marcia indietro su questo punto fondamentale: al cuore della psicoanalisi è l'inconscio. È questo il punto da cui riparte Lacan con il suo insegnamento. È questo il "ritorno a Freud". Il volume presenta studi e riflessioni sul seminario del 1954-55, in cui Lacan dedica il suo interesse soprattutto alla funzione simbolica e compie un passo oltre l'intersoggettività...
This third annal of IPOL collects the work in Turin in the course of a year by psychoanalysts in different European countries on the occasion of seminars clinical Antenna IPOL. The title resumes the Lacan seminar in 1954-55, "the ego in Freud's theory and technique of psychoanalysis", where Lacan distinguishes as the imaginary construction as symbolic function. The latter is the subject unconscious, the one who is speaking and dreaming, the real discovery of Freud, symbolic function and then language. At the heart of Freudian psychoanalysis is in fact a subversive flow, based on clinical experience: "I ain't master in their own house". Master is rather the unconscious, that not only we are unable to govern but of which we know very little. Freud makes this discovery and devoted himself to the study of the first lineups of the unconscious and to attempt to decipher the message. In numerous theoretical revisions which will offer over the years, at no time will backtrack on this fundamental point: at the heart of psychoanalysis is the unconscious. And the point from which Lacan starts with his teaching. And that the "return to Freud". The book presents studies and reflections on the seminar of 1954-55, where Lacan dedicated his interest especially in the symbolic function and goes one step beyond intersubjectivity.