Hyde Park. Officina di psicoanalisi potenziale - 9788871867724

Hyde Park. Officina di psicoanalisi potenziale: Nell'immaginario di psicoanalisti e pazienti il sogno della notte e la ricerca della verità rimangono ancora oggi il "marchio di fabbrica" della psicoanalisi, alla pari del mito del silenzio dell'analista, del suo immancabile taccuino e della chaise longue di Le Corbusier. In un tempo in cui le sedute psicoanalitiche sono, invece, sempre più occupate dalle piccole cronache quotidiane, fino alla quasi immancabile lettura in seduta di scambi di sms e whatsapp col fidanzato, la moglie o l'amante, il libro di Candellieri e Favero aiuta a ritrovare un senso e a donare dignità a questo materiale solo in apparenza "minore". La riattualizzazione di temi e concetti di quella straordinaria avventura intellettuale che è stata la semiotica negli anni '60 e '70, da Roland Barthes a Umberto Eco, rende possibile l'"unzip" di queste mille piccole cronache, e permette di scoprire, con la stessa meraviglia del secentesco gesuita Daniello Bartoli di fronte al microscopio da poco inventato, che "ogni palmo di terra è un'Africa". Un sms, un lapsus, la citazione di un film, un disturbo fisico, diventano così snodi narrativi che, al pari del celebre binario 9 e 3/4 di Harry Potter, consentono l'accesso a un universo mentale inedito e affascinante. È solo a questo punto, quando l'avventura psicoanalitica - quella sofisticata macchina narrativa bi-autoriale indagata in Hyde Park - prende vita, che la sofferenza del paziente può trovare un palcoscenico adatto per essere rappresentata, vissuta e finalmente trasformata in una più ricca esperienza esistenziale.
In the imagination of psychoanalysts and patients the dream of the night and the search for truth still remain today the "brand of the factory" of psychoanalysis, on par with the myth of the silence of the analyst, his inevitable notebook and the chaise longue of Le Corbusier. In a time when psychoanalytic sessions are, on the other hand, increasingly occupied by small daily chronicles, until the almost inevitable reading in the sitting of texting and whatsapp exchanges with boyfriend, wife or lover, the book of Candellieri and Favero helps to to regain meaning and to give dignity to this material only in the seemingly "minor". The re-actualization of themes and concepts of that extraordinary intellectual adventure that was the semiotics in the 60s and 70s, from Roland Barthes to Umberto Eco, makes possible the "unzip" of these thousand small chronicles, and allows you to discover, with the same wonder of the sixteenth-century Jesuit Daniello Bartoli in front of the newly invented microscope, that "every palm of land is an Africa". A text message, a lapsus, the quote of a film, a physical disorder, become so narrative hubs that, like the famous binary 9 and 3/4 of Harry Potter, they allow access to a new and fascinating mental universe. It is only at this point, when the psychoanalytic adventure - that sophisticated bi-authorial narrative machine investigated in Hyde Park - comes to life, that the patient's suffering can find a suitable stage to be represented, lived and finally transformed into a richer existential experience.