Il sogno necessario. Nuove teorie e tecniche dell'interpretazione in psicoanalisi - 9788820414733

Il sogno necessario. Nuove teorie e tecniche dell'interpretazione in psicoanalisi: Dopo cent'anni di psicoanalisi cos'è diventata l'interpretazione psicoanalitica dei sogni? I sogni sono ancora la via regia per l'inconscio? Che significato hanno nel dialogo analitico? Che ruolo nella clinica? Queste sono solo alcune delle domande cui questo libro cerca di rispondere raccontando l'affascinante traiettoria della teoria del sogno da Freud a Klein, Bion, Meltzer, Ogden, Ferro. Sullo sfondo è inoltre un'attenzione costante al concetto di rappresentazione, un problema rispetto al quale la filosofia e le neuroscienze sono naturali interlocutori della psicoanalisi. Già nel 1908 Karl Abraham esprime l'idea che sul sogno Freud abbia detto tutto quello che c'era da dire. Ma non è così. Ci sono state innovazioni radicali, seguite principalmente all'affermarsi delle correnti relazionali della psicoanalisi. Leggiamo ogni seduta come se fosse un lungo sogno condiviso e concepiamo tutta l'analisi come un interscambio di rêverie. C'è però un problema: lo spazio del sogno è un santuario privato e inaccessibile. Trattando di sogni abbiamo sempre e solo a che fare con parole, e mai con immagini. È piuttosto frustrante. Per questo l'autore intreccia il discorso sul sogno a quello del cinema - secondo una famosa definizione, una "fabbrica di sogni" - citando alcuni film per evocare la materia prima di cui sono fatti i sogni e per ricreare la magia delle loro immagini.
After one hundred years of psychoanalysis what has become the psychoanalytic interpretation of dreams? Dreams are still the Royal Road to the unconscious? What do analytical dialogue? What role in the clinic? These are just some of the questions which this book tries to answer by recounting the fascinating trajectory of the theory of dreams from Freud to Klein, Bion, Meltzer, Ogden, iron. In the background is also a constant attention to the concept of representation, a problem against which the philosophy and neuroscience are natural partners of psychoanalysis. Already in 1908 Karl Abraham expresses the idea that the dream Freud said everything there was to say. But it is not. There have been radical innovations, followed mainly to the emergence of relational psychoanalysis. We read each session as if it were a long shared dream and we see all the analysis as an interchange of reverie. There is however a problem: the space of dreaming is a private sanctuary and inaccessible. Treating of dreams we always and only to do with words, and never with pictures. And rather frustrating. For this the author interweaves the speech on dreams in film-according to a famous definition, a "factory of dreams"--citing some movies to evoke the raw material of which dreams are made and to recreate the magic of their images.