La menzogna: caleidoscopio dell'immaginario collettivo. Tra vere e false identità. Nuova ediz. - 9788855000284

La menzogna: caleidoscopio dell'immaginario collettivo. Tra vere e false identità. Nuova ediz.: Un titolo curioso per un tema ancestrale e un interesse alla questione sempre attuale che attraversa l'uomo e la società: la menzogna. Una distorsione evolutiva della mente in formazione o suo tratto ineludibile? Oppure un ineludibile frontespizio della comunicazione sociale? La menzogna come espressione di una mente creativa o emotivamente dissonante? I diversi e sorprendenti sentieri della mente 'che finge' e i suoi possibili intendimenti sono riflessioni che, in modo naturale e in un linguaggio scorrevole, percorrono e si intrecciano sul distico psicologico e mentale verità-menzogna o verità-inganno. Ci appare come fenomeno universalmente umano, con un cenno necessario ai riflessi etici al fine di toccare la questione dell'identità personale e interpersonale. Nella prima parte, nel soffermarsi sull'attitudine umana all'inganno, ne propone una lettura come fenomeno senza tempo, radicato nelle più diverse manifestazioni storico-letterarie e culturali, fino all'attuale configurazione globale delle comunicazioni di massa. Nella seconda parte si sottolinea la radicalità di questa attitudine che attiene la mente umana, ricevendone di contro una "cifratura antropologica"...
A curious title for an ancestral theme and an interest in the ever-present question that runs through man and society: lies. An evolutionary distortion of the mind in formation or its inescapable trait? Or an inescapable front page of social communication? Lying as an expression of a creative or emotionally dissonant mind? The different and surprising paths of the 'pretending' mind and its possible intentions are reflections that, naturally and in a flowing language, travel and intertwine on the psychological and mental couplet truth-lie or truth-deception. It appears to us as a universally human phenomenon, with a necessary nod to ethical reflexes in order to touch on the question of personal and interpersonal identity. In the first part, in dwelling on the human aptitude for deception, he proposes a reading as a timeless phenomenon, rooted in the most diverse historical-literary and cultural manifestations, up to the current global configuration of communications of mass. In the second part we emphasize the radicality of this attitude that pertains to the human mind, receiving against it an "anthropological encryption"...