Cucina vintage - 9788867530557

Cucina vintage: Vi è mai capitato di studiare un menu e ritrovarvi a pensare che i piatti proposti non suonano per niente invitanti? O di sedere a una tavolata e di avere l'orribile presentimento che quello che state per mettere in bocca, oltre ad avere un aspetto alieno, abbia anche un gusto vagamente... assurdo? Sarà a causa della nostra esterofilia, o forse di un eccesso di "politicamente corretto", delle mode gastronomiche a tema "salviamo il pianeta" ma ormai le nostre tavole sono un crocevia d'ingredienti come le alghe, i chutney, il miso, la quinoa, il daikon... Se a volte la nostalgia vi attanaglia ma non osate proporre un piatto di pennette alla vodka, se custodite gelosamente il ricordo dei vol-au-vent della mamma, se insomma vi concedereste volentieri un tuffo nel gusto di quel dorato passato, quando ardite interpretazioni di crostacei, infinite variazioni sul tema della gelatina e filetti di carne megalomani ammantati di salse non erano un punto dolente ma motivo di vanto, quando l'inosservanza del chilometro zero non ci deprimeva e la colesterolo-fobia era solo un vago presagio... allora dovete avere questo libro!
Did you ever study a menu and find yourself thinking that the dishes do not sound at all tempting? Or sit at a table and have the horrible feeling that what you are about to put in your mouth, besides having an alien appearance, have a taste vaguely ... absurd? Will be due to our xenophilia, or perhaps an excess of political correctness, fads culinary theme "save the planet" but now our boards are a crossroads of ingredients such as algae, chutney, miso, quinoa, daikon. If sometimes nostalgia there is gripping but not dare to propose a plate of Penne alla vodka, if guarded the memory of vol au vent, if you know you would grant you willingly dive into Golden taste of that past, when daring interpretations of crustaceans, endless variations on the theme of gelatin and meat fillets megalomaniacs blanketed sauces weren't a sticking point but a source of pride When non-compliance with the zero kilometer there depressed him and cholesterol-phobia was only a vague omen ... then you need this book!