Terra del dire, terra del fare - 9788826491936

Terra del dire, terra del fare: "Terra del dire, terra del fare" è una favola che parla di evoluzione e cambiamento. Per evolvere bisogna sapere cambiare. Il cambiamento è un aspetto della vita umana fra i più affascinanti ma anche fra i più controversi. Riassume in sé l'essenza dell'esperienza di vita che stiamo vivendo. È ciò che porta il nuovo: nuove vitalità, nuove esperienze, nuove consapevolezze. È il passaggio da uno stato interiore ad un altro che, una volta acquisito, ci consente di guardare il mondo in maniera diversa. Ed è proprio qui che si manifesta il suo aspetto controverso: a volte ostacoliamo proprio quello che ci consente di cambiare, non lo vogliamo. E troviamo sempre un valido motivo per restare come siamo. Il nostro vissuto ci fornisce sempre qualche contenuto capace di ancorarci alle nostre abitudini. E in questi casi, se non facciamo i furbi, ci accorgiamo facilmente che la nostra attenzione tende a spostarsi nella mente per predisporci a "pensare" di cambiare. Però, su questa strada, spesso tutti i nostri sforzi vengono ripagati dalla soddisfazione che proviamo nel contemplare il bellissimo piano di intenzioni che abbiamo creato. Ma così facendo, non succede mai nulla. Per cambiare dobbiamo andare nella terra del fare. Ed è lì che dobbiamo muovere i nostri piccoli passi. E dobbiamo cominciare a guardare alla terra del dire con sospetto, come ad un luogo pieno di fantasmi, di trappole e di illusioni. Ma solo il mare, che divide le due terre, può farcelo capire, perché la terra del fare è mossa da una forza speciale. Il libro è stato stimolato dal fatto che qualsiasi consapevolezza a
"Land of say, land of doing" is a fairy tale that speaks of evolution and change. To evolve you need to know to change. Change is an aspect of human life among the most fascinating but also among the most controversial. It encompasses the essence of the experience of life that we are living. Is what brings the new: new vitality, new experiences, new awareness. Is the transition from one State to another that, once acquired, allows us to look at the world differently. And it is precisely here that manifests his controversial aspect: sometimes contradict what you would change, we don't want to. And we always find a reason to stay as we are. Our lived there always provides some content able to hold on to our own devices. And in these cases, if we do mess, we notice easily that our focus tends to move in the mind to prepare to "think" of change. However, on this road, often all of our efforts are rewarded by the satisfaction we experience in contemplating the beautiful plan of intentions that we created. But in so doing, nothing ever happens. To change we have to go into the land of do. And that's where we have to move our baby steps. And we must begin to look at the land of say with suspicion, as a place full of ghosts, of traps and illusions. But only the sea, which divides the two lands, can let us understand, because the land of do is move from a special force. The book has been stimulated by the fact that any awareness at