Milioni di mondi possibili - 9788892596153

Milioni di mondi possibili: C'è un impalpabile velo sottile che separa la realtà dalla fantasia, ma anche infiniti mondi paralleli possibili che s'intersecano tra di loro. I nostri mondi possibili sono quelli di cui possiamo parlare o scrivere, che possiamo immaginare noi o che hanno immaginato altri. Possiamo ipotizzare che esistano, differenti dal nostro concetto di realtà. Possono essere migliori di quello in cui ci troviamo a vivere o peggiori di quelli in cui possiamo credere o che possiamo auspicare. La logica sembrerebbe che non si possa mai giungere a credere in un mondo possibile che non sia quello in cui abbiamo modo do vivere, eppure molti racconti, narrati come reali, da persone simili a noi non hanno nulla a che fare con il mondo reale. Soprattutto quando lavoriamo di fantasia, precipitiamo in pseudo realtà, apparentemente plausibili e logiche. Realtà "altre", che si fondano su principi logici che le appartengono. Il nostro "mondo reale" è tale perché nasce dal punto di vista del nostro mondo condiviso. Ma cosa ci dice che non esistano altri modi possibili, condividibili da persone che li abitino e li riconoscano come reali?
There is an impalpable thin veil that separates reality from fantasy, but also infinite possible parallel worlds that intersect with each other. Our possible worlds are those that we can talk about or write about, that we can imagine ourselves or that others have imagined. We can hypothesize that they exist, different from our concept of reality. They can be better than what we find ourselves living in or worse than those we can believe in or hope for. Logic would seem that one can never come to believe in a possible world that is not the one in which we have a way of life, yet many stories, narrated as real, by people like us have nothing to do with the real world. Especially when we work on fantasy, we fall into pseudo realities, apparently plausible and logical. "Other" realities, which are based on logical principles that belong to them. Our "real world" is such because it is born from the point of view of our shared world. But what tells us that there are no other possible ways, shareable by people who inhabit them and recognize them as real?