L'arte di C. G. Jung. Ediz. illustrata - 9788833932026

L'arte di C. G. Jung. Ediz. illustrata: Per Carl Gustav Jung l'arte fu l'amorosa compagna segreta di tutta la vita. Disegnò, dipinse, scolpì, intagliò il legno, progettò architetture con la maestria e la versatilità di un artista rinascimentale. Pochissimi, tuttavia, ne conoscevano il talento fuori del comune, perché egli decise di non rendere pubbliche le sue opere. Il mondo rimase quindi stupefatto quando nel 2009, a quasi cinquant'anni dalla morte, venne dato alle stampe il Libro rosso, l'inedito forse più strabiliante dell'intero Novecento, dove Jung calligrafò la sua potente visione dell'inconscio, illustrandola con tavole degne della migliore tradizione miniaturistica del Medioevo. Da allora, l'artista che non volle mai chiamarsi tale occupa il posto che gli spetta anche nella storia dell'arte, oltre che nel pensiero contemporaneo. Ma molto rimaneva da scoprire. Al desiderio di ammirare finalmente i tesori mai usciti dagli archivi risponde questo libro, curato dall'istituzione che custodisce il lascito junghiano. La sontuosa iconografia, in larga parte inedita, e i saggi che ne commentano ogni aspetto - dalle raffinate tecniche pittoriche all'uso dei colori, dalle figurazioni simboliche alle valenze meditative, fino alle scelte collezionistiche, che fecero della biblioteca di Jung una «stanza delle meraviglie» - integrano in modo sostanziale quanto si sapeva della psicologia analitica, della sua genealogia e dei suoi sviluppi. Spesso prologhi visivi degli scritti, gli abbozzi, gli acquerelli, i guazzi e le sculture esprimono quel pensare per immagini che rende riconoscibili i processi psichici: un esercizio
For Carl Gustav Jung in art was the amorous secret companion of all life. Drew, painted, sculpted, carved wood, designed architectures with the skill and versatility of a Renaissance artist. Very few, however, knew the talent out of the ordinary because he decided not to publish his works. The world was so astonished when in 2009, almost fifty years after his death, it was given to the press the Red Book, the new ' most amazing the entire twentieth century, perhaps where Jung calligraf?? his powerful vision of the unconscious, illustrating it with boards worthy of the best traditions of medieval miniature. Since then, the artist who never wanted to be called that occupies the rightful place in art history, as well as in contemporary thought. But much remained to be discovered. The desire to admire the treasures ever released from the archives responds this book, edited by the institution which houses the legacy Jungian. The sumptuous iconography, largely unedited, and essays that discuss every aspect-the elegant painting techniques to the use of colours, symbolic figures at CIES meditative, up to the choices as collectors, who made the library of Jung a "room of wonders??-integrate substantially as it knew of analytical psychology, his genealogy and its development. Visual Prolog scripts often, sketches, watercolors, gouaches and sculptures convey that thinking in pictures that makes recognizable mental processes: an exercise