Colloqui con i bambini. La tecnica dello scarabocchio nella pratica clinica. Ediz. illustrata - 9788834015292

Colloqui con i bambini. La tecnica dello scarabocchio nella pratica clinica. Ediz. illustrata: D. W. Winnicott sviluppò tra il 1964 e il 1968 un tipo di intervento applicabile nel primo colloquio con bambini come strumento diagnostico-terapeutico, e lo chiamò squiggle game, ossia il 'gioco dello scarabocchio'. Egli lo presentava al bambino semplicemente così: "Io chiudo gli occhi e faccio uno scarabocchio sul foglio; tu ci disegni sopra e lo fai diventare ciò che vuoi. Poi tu fai un tuo scarabocchio su un altro foglio e io lo faccio diventare ciò che voglio". È essenziale comprendere che questa non è mai stata considerata da Winnicott una 'tecnica', ma solo un modo per entrare in rapporto col piccolo paziente, per creare un colloquio con lui. Per Winnicott la psicoterapia stessa è qualcosa che ha a che fare con due persone che giocano insieme, e il gioco dello scarabocchio serve, appunto, a creare uno spazio in cui possa esprimersi il potenziale ludico della mente infantile. Quando ciò avviene, il bambino si apre interamente e crea col terapeuta una relazione densa, piena e fiduciosa che è molto raro poter raggiungere con altri mezzi in un primo contatto. Dopo un'ampia rassegna del lavoro di ricerca che a partire da Winnicott è stato elaborato sul gioco dello scarabocchio, l'autore presenta in grande dettaglio quattordici casi di intervento con bambini e adolescenti, quasi tutti riportati integralmente, con i disegni annessi e i punti salienti del colloquio che si è instaurato tra terapeuta e paziente a proposito dei disegni stessi.
D. w. Winnicott developed between 1964 and 1968 a type of intervention apply in first interview with kids as diagnostic and therapeutic tool, and called squiggle game, namely the ' Scribble ' game. He presented him to the child simply: "I close my eyes and do a doodle on the paper; You drawings over and make what you want. Then you do your scrawl on another sheet and I do what I want. " It is essential to understand that this has never been considered by Winnicott a ' technique ', but just a way to get into relationship with the young patient, to create an interview with him. For Winnicott psychotherapy itself is something that has to do with two people playing together, and the Scribble game serves to create a space where recreational potential of childish mind can express itself. When this happens, the baby opens up spaces and create a dense, full, trusting relationship with the therapist that is very rare to be able to reach by other means at first contact. After an extensive review of research from Winnicott was processed on scribble game, the author presents in great detail fourteen cases of intervention with children and adolescents, almost all fully reported, with outbuildings and the highlights of the interview that has been established between therapist and patient about the designs themselves.