Una gioventù sessualmente liberata (o quasi) - 9788845426339

Una gioventù sessualmente liberata (o quasi): Che ne abbiamo fatto della liberazione sessuale conquistata negli anni Sessanta? È la domanda che si pone Thérèse Hargot, scrittrice e terapeuta, forte di un'esperienza decennale nelle scuole a contatto con gli adolescenti. Invece di renderci più liberi - questa è la sua risposta - tale liberazione ci ha portato da un'obbedienza a un'altra: dal "non bisogna avere relazioni sessuali prima del matrimonio" al "bisogna avere relazioni sessuali il prima possibile". I giovani credono di essersi affrancati dai divieti, ma spesso si trovano più imprigionati di prima. Se un tempo l'imperativo di restare vergini fino alle nozze li deprimeva, ora a deprimerli (e confonderli) è l'imperativo opposto, ovvero quello di misurarsi fin da subito con la propria sessualità. Il facile accesso al porno, l'ansia della performance, l'ossessione dell'orientamento sessuale... Che libertà è questa, che impone di scegliere l'identità, gli amori, le pratiche come un mero prodotto di consumo? Grazie a numerose testimonianze, l'autrice - con coraggio, sfidando le polemiche che si sono puntualmente scatenate dopo la pubblicazione del libro in Francia - affronta, in modo rigorosamente laico, i problemi dei ragazzi, invitandoli a ripensare la loro vita affettiva e sessuale, per renderla davvero gioiosa.
What did we do with the sexual liberation we achieved in the 1960s? This is the question posed by Thérèse Hargot, a writer and therapist, with decades of experience in schools in contact with teenagers. Instead of making us freer - that is his answer - this liberation has led us from one obedience to another: from "you must not have sexual relations before marriage" to "you need to have sexual relations as soon as possible". Young people believe they have freed themselves from bans, but often find themselves more imprisoned than before. If once the imperative to remain virgin until the wedding depressed them, now to depress them (and confuse them) is the opposite imperative, that is to measure themselves immediately with their sexuality. Easy access to porn, performance anxiety, obsession with sexual orientation... What freedom is this, which requires us to choose identity, loves, practices as a mere consumer product? Thanks to numerous testimonies, the author - courageously, defying the controversy that has been unleashed since the publication of the book in France - addresses, in a strictly secular way, the problems of the children, inviting them to rethink their lives affective and sexual, to make it really joyful.