Il simbolo. Officinae - 9788827228197

Il simbolo. Officinae: Se l'uomo si aggirasse nella realtà come in un bosco intricato, potendo servirsi, per orientarsi, solo degli sguardi che può scambiare con i simboli che lo osservano, provate a pensare quale insondabile intrico di formule sarebbero tutte le costruzioni che il poveretto potrebbe fare! Non c'è manifestazione umana che non sia permeata di simboli. Ogni scienza esatta o inesatta, ogni pensiero espresso, ogni testimonianza che l'uomo lascia di sé, ogni idea che voglia comunicare hanno un impianto simbolico capace di far scattare una sorta di cortocircuito fra chi osserva il simbolo e la realtà o il concetto a cui rinvia. Non esistono mediazioni fra l'uomo e il simbolo, il colloquio è diretto. Questo però rende impossibile l'univocità di interpretazione, nessuna immagine simbolica potrà mai completamente essere intesa allo stesso modo da due persone diverse, nessun albero della foresta guarderà mai con la stessa espressione due diversi passanti. Non sarebbe allora il caso di tentare l'impresa, peraltro praticamente impossibile, di eliminare i simboli? L'abbattimento di una foresta simbolica non avrebbe alcuna conseguenza sul surriscaldamento della terra e, una volta trasformata l'Amazzonia in Sahara, l'uomo avrebbe una visuale totalmente libera. Ma per guardare cosa?
If the man was spreading in reality as in a wood intricate, being able to use, for orientation, just looks that can exchange with symbols that they observe, think what unfathomable maze of formulas would all buildings that the poor fellow could do! There is no human manifestation which is not permeated with symbols. Every exact science or inaccurate, every thought expressed, each witness that man let himself, every idea that wants to communicate have a symbolic system capable of triggering some sort of short circuit between those observing the symbol and the reality or the concept that returns . There are no mediations between the man and the symbol, Parley's headed. This however makes it impossible uniqueness of interpretation, no symbolic image can never fully be understood equally by two different people, no trees of the forest will never with the same expression of two different passers. Wouldn't it then the case attempting the feat, indeed almost impossible, to eliminate the symbols? The slaughter of a symbolic forest would have no effect on global warming and, once transformed the Amazon in the Sahara, the man would have a totally free. But to watch what?