Psicoanalisi attraverso lo schermo. I limiti delle terapie online - 9788834017333

Psicoanalisi attraverso lo schermo. I limiti delle terapie online: La psicoanalisi a distanza è sempre più diffusa. Se di certo presenta alcuni innegabili vantaggi, forse chi la pratica non si è finora sufficientemente interrogato sui suoi limiti. Questo volume si pone l'obiettivo di fornire un quadro d'insieme sull'argomento, ed è ü frutto di ricerche che, partendo dalle testimonianze dei terapeuti e dei pazienti che ne fanno uso, ripercorrono la concezione del rapporto paziente-terapeuta così com'è stata definita da alcuni fra i più eminenti psicoanalisti (da Freud a Ferenczi a Winnicott), per poi passare in rassegna le recenti scoperte delle neuroscienze in materia e analizzare il concetto di 'presenza', tema centrale del volume, declinandolo alla luce della peculiarità dei 'rapporti schermo', che provocano un cambiamento di paradigma poiché modificano prepotentemente il setting. Cosa cambia nella diade paziente-analista quando viene meno la co-presenza? Per rispondere a questa domanda l'autrice si è avventurata in campi che lambiscono quello della psicoanalisi, come l'osservazione infantile, le scienze cognitive e l'interazione uomo-computer. L'ultima parte del libro è dedicata al ruolo dell'analista, e alle scelte che deve affrontare in un momento storico così particolare per la pratica clinica. Dalle decisioni che le prossime generazioni di praticanti prenderanno dipenderà infatti il futuro della disciplina stessa.
Psychoanalysis is increasingly widespread. If certainly has some undeniable advantages, perhaps those who practice it has not hitherto been sufficiently questioned its limits. This book aims to provide an overview on the topic, and ?? research, starting from the testimonials from therapists and patients who use it, tracing the conception of patient-therapist relationship as it was defined by some of the most prominent psychoanalysts (from Freud to Ferenczi in Winnicott), then browse the recent discoveries of neuroscience in this area and analyse the concept of ' presence ' , central theme of the book, and interpreted in the light of the peculiarities of the ' screen ' relationships, which result in a paradigm change because change powerfully the setting. What changes in the analyst-patient dyad when the co-presence? To answer this question, she ventured into the fields bordering that of psychoanalysis, as infant observation, cognitive science and human-computer interaction. The last part of the book is devoted to the role of the analyst, and the choices he faces at a historical moment so peculiar for clinical practice. The decisions that the next generation of practitioners will take will depend on the future of the discipline itself.