Esperienza e mistero. 100 lettere - 9788833932446

Esperienza e mistero. 100 lettere: Un autoritratto involontario, lungo il percorso di un'esistenza tra le più intense del secolo. La prima lettera che compare risale al 1909, anno in cui Jung parla ancora di sé, in modo ambivalente, come possibile «successore al trono» di Freud. L'ultima è datata 1961, a pochi mesi dalla morte, e risponde con sollecitudine agli assilli personali di un destinatario americano di cui ignoriamo il nome. Nei decenni che si sono succeduti non c'è argomento, pur spinoso o indelicato, a cui Jung si sottragga quando viene interpellato dai suoi corrispondenti. Confessa a Joyce nel 1932 di essersi «smarrito nel labirinto» dell'Ulisse, controbatte nel 1936 all'accusa di «condiscendenza verso il nazismo», si pronuncia nel 1959 su donne e vita pubblica. Dalla massa enorme dell'epistolario, selezionato e curato da Aniela Jaffé, il fondatore della psicologia analitica emerge a tutto tondo, come teorico, psicoterapeuta, amico, cittadino; e affronta gli eventi del mondo nella consapevolezza che ogni esperienza umana debba misurarsi con il mistero dell'inconoscibile.
An involuntary self-portrait, along the path of one of the most intense existence sprees of the century. The first letter to appear dates back to 1909, when Jung still speaks of himself, ambivalently, as a possible "successor to the throne" of Freud. The last one is dated 1961, a few months after his death, and he responds promptly to the personal axes of an American recipient whose name we do not know. In the decades that have followed, there is no argument, though thorny or indelicate, that Jung is embemly subjected to when questioned by his correspondents. He confessed to Joyce in 1932 that he had "lost himself in the labyrinth" of Ulysses, conspired in 1936 against the accusation of "condescension towards Nazism", and pronounced himself in 1959 on women and public life. From the huge mass of the epistolary, selected and edited by Aniela Jaffé, the founder of analytical psychology emerges all round, as theorist, psychotherapist, friend, citizen; and addresses the events of the world in the knowledge that every human experience must be confronted with the mystery of the unknowable.