Depressione post-partum. Una questione di famiglia - 9788865314111

Depressione post-partum. Una questione di famiglia: Il libro propone un nuovo inquadramento diagnostico della Depressione post-partum promuovendo uno sguardo clinico che abbandona l'epistemologia positivista orientandosi verso l'epistemologia della complessità che considera l'essere umano come un sistema auto-eco-organizzato che interagisce attivamente con l'ambiente in cui vive. Pertanto la depressione post-partum non è riconducibile al mondo intrapsichico della donna, così come non è assimilabile in modo assoluto al contesto circostante; è l'espressione di queste due esperienze. Da qui è nata l'esigenza di ripensare l'intervento terapeutico, introducendo la tecnica del video-intervento, quale strumento di osservazione dell'interazione triadica in atto. Il video dona la possibilità di auto-osservarsi nell'interazione con l'altro, per riflettere non in corrispondenza a una propria ricostruzione narrativa degli eventi, quanto sulle informazioni tratte dalla visione diretta della registrazione del proprio comportamento e dell'effetto che questo ha sul comportamento altrui e viceversa. Non possiamo pensare di comprendere il post-partum, scomponendo la triade nei suoi "elementi costitutivi", perché il "sistema famiglia" non è riconducibile a una delle singole parti che lo compongono, bensì è frutto dell'intreccio di chi abita quel legame. Solo così può essere colto il significato della sofferenza quale passaggio da un livello di coerenza ad un altro. Famiglia è tessere la propria presenza con quella dell'altro, in uno scambio tri-direzionale volto alla co-costruzione del proprio esserci. Se perdessimo di vista questo, non riusci
The book proposes a new diagnostic framework of postpartum depression by promoting a clinical look that abandons positivist epistemology oriented towards the epistemology of complexity that considers the human being as a system self-eco-organized that actively interacts with the environment in which it lives. Therefore, postpartum depression is not attributable to the intrapsychic world of the woman, just as it is not absolutely comparable to the surrounding context; is the expression of these two experiences. Hence the need to rethink therapeutic intervention, introducing the video-intervention technique, as an instrument for observing the triadic interaction in place. The video gives the possibility to self-observe in interaction with each other, to reflect not in the case of a narrative reconstruction of events, but on the information taken from the direct viewing of the recording of one's behaviour and the effect this has on the behaviour of others and vice versa. We cannot think of understanding postpartum, breaking down the triad into its "constituent elements", because the "family system" is not attributable to one of the individual parts that compose it, but is the result of the interweaving of those who inhabit that bond. Only in this way can the meaning of suffering be grasped as a transition from one level of coherence to another. Family is to weave one's presence with that of the other, in a three-directional exchange aimed at co-building one's being. If we lose sight of this, we can't