Enzo Pettè, una cucina dell'anima. Storia, pensiero e ricette di un grande chef per rielaborare al meglio la tradizione - 9788849853469

Enzo Pettè, una cucina dell'anima. Storia, pensiero e ricette di un grande chef per rielaborare al meglio la tradizione: Natali a Essen, in Germania, italiano dentro e fuori, già premiato con una stella Michelin, in questa conversazione con il giornalista Roberto Messina, lo chef Enzo Pettè si appassiona a raccontare le sue ricette di più facile esecuzione e quelle più complesse. Piatti comunque memorabili, di una cucina al tempo timbrica, tonale, di testa e di gola (come ebbe a teorizzare Gualtiero Marchesi) e che seguono la raccomandazione di Nicolas de Bonnefons, maestro di sala di Luigi XIV: ovvero, che «la zuppa di cavolo, deve sapere di cavolo, il porro di porro, la rapa di rapa». Questa la sua regola fondamentale, da innovatore ancorato alla tradizione: «rispettare l'integrità della materia prima, conservarne le peculiarità. Ma briglia sciolta a fantasia e creatività, alla ricerca di nuove combinazioni. Bisogna svelare e custodire segreti, come un alchimista». Il "Pettè style" porta a tavola pietanze sorprendentemente nuove e sperimentali, ma nello stesso tempo antiche e familiari: «nella mia cucina c'è tanto Mediterraneo: più che luogo fisico, uno stato d'animo che ho dentro, legato alla Calabria, regione delle origini. Non so descrivere esattamente a parole. Preferisco farlo con la migliore composizione dei sapori». Tra i primi a calcare il proscenio televisivo, molto tempo prima dell'invasione enogastronomica dell'etere (suoi i primi pomeriggi di "cooking class" col maitre Andrea Tempestini, da Montecatini Terme) vi ha deliberatamente rinunciato: «la tivù mi stanca. Per sviluppare energia e creatività, occorre stare contenuti nel proprio "habitat naturale". Io cucino meglio in cucin
Natali in Essen, Germany, Italian inside and out, already awarded a Michelin star, in this conversation with the journalist Roberto Messina, chef Enzo Pandolfi is passionate about telling her recipes easier execution and the more complex ones. Still memorable dishes, a tonal timbre, time, head and throat (as theorize Gualtiero Marchesi) and following the recommendation of Nicolas de Bonnefons, master of the Hall of Louis XIV: namely, that "the cabbage soup, cabbage should know Leek, leek, turnip turnip ". This is its fundamental rule, from innovative anchored to tradition: "respect the integrity of the raw material, keep its peculiarities. But free rein to imagination and creativity, looking for new combinations. You have to reveal and guard secrets, like an alchemist. " The "Pett?? style" door to table food surprisingly new and exploratory, but at the same time ancient and familiar: ??in my kitchen there is so much more than physical location, Mediterranean: a State of mind that I have inside, tied to Calabria, region of origin. I don't know exactly describe in words. I prefer to do it with the best composition of flavors. " The first to tread the proscenium and wine television, long before the invasion of the airwaves (its early afternoon "cooking class" with the maitre d ' Andrea Tempestini, from Montecatini Terme) has deliberately given up: "the tv makes me tired. To develop energy and creativity, you must be its "natural habitat". I cook better in kitchen