L'uno-tutto-solo. L'orientamento lacaniano - 9788834017630

L'uno-tutto-solo. L'orientamento lacaniano: Jacques-Alain Miller offre in questo testo le chiavi dell'ultimo insegnamento di Lacan, presentando al pubblico il suo corso dell'anno accademico 2010-2011, dal titolo "L'Essere e l'Uno". Il Lacan classico, che va dal 1950 al 1970, dà ampio spazio all'ordine simbolico, alla sessualità, all'amore e al desiderio. L'ultimo Lacan esplora invece il campo del reale e sottolinea l'insistenza del godimento. La grande differenza risiede nel fatto che il soggetto è sempre collegato con un altro o con l'Altro nel Lacan classico, mentre nell'ultimo Lacan ognuno si ritrova sempre solo. In effetti il godimento di ognuno non è complementare al godimento di nessun altro. Il godimento si ripete all'infinito dal momento che lo si è incontrato una prima volta in modo più o meno traumatico. E il modo di inserirsi nell'umano è simile a una dipendenza. Si è drogati di qualcosa che è l'effetto della propria esistenza. In questo volume J.-A. Miller rielabora la distinzione tra i registri dell'essere e dell'esistenza, conferendo al significante un altro valore: il significante non apporta al vivente il senso oppure l'essere, ma provoca un godimento che in parte rimane incancellabile e che riecheggia nel sintomo. La psicoanalisi non si occupa quindi solo di quello da cui si può guarire, ma anche di quello che non ci lascerà mai. Al problema che l'incurabile pone, c'è solo una risposta singolare. Cercarla e trovarla è quello che la psicoanalisi permette a coloro che vogliono intraprenderla. Ecco perché la psicoanalisi non è più solo una cura, ma anche un'esperienza e un modo di vita.
Jacques-Alain Miller offers in this text the keys of the last teaching of Lacan, presenting to the public its course of the academic year 2010-2011, entitled "The Being and the One". The Classic Lacan, which goes from 1950 to 1970, gives ample space to the symbolic order, to sexuality, to love and to desire. The last Lacan explores the field of reality and emphasizes the insistence of enjoyment. The big difference lies in the fact that the subject is always connected with another or with the Other in the classic Lacan, while in the last Lacan everyone always finds himself alone. In fact the enjoyment of everyone is not complementary to the enjoyment of anyone else. Enjoyment is repeated endlessly since you met it a first time in a more or less traumatic way. And How to fit into the human is similar to an addiction. You are drugged by something that is the effect of your own existence. In this volume J.-A. Miller reelaborates The distinction between the registers of being and existence, conferring to the signer another value: The signer does not bring to the living the meaning or the being, but it provokes a enjoyment which in part remains unerasable and which echoes in Symptom. Psychoanalysis does not only deal with what can be healed, but also what will never leave us. To the problem that the incurable poses, there is only one singular answer. Searching for and finding it is what psychoanalysis allows those who want to undertake it. That is why psychoanalysis is no longer just a cure, but also an experience and a way of life.