Il gioco della cucina. Divertirsi e imparare cucinando - 9788836811793

Il gioco della cucina. Divertirsi e imparare cucinando: Nella sua introduzione a questo volume, Arrigo Cipriani, il famosissimo patron dell'Harry's Bar di Venezia, parla dei suoi 'clienti maestri', e confessa come da loro abbia appreso quasi tutto quello che sa dell'arte culinaria. Emanuela Notarbartolo di Sciara rientra sicuramente tra questi 'clienti maestri', ma sempre secondo Cipriani, che parla della cucina delle grandi famiglie come della migliore - data la discendenza 'aristocratica' della sua arte culinaria, merita una 'stella' in più. Nell'ispirazione dell'autrice, Il gioco della cucina deve molto alle antiche e sagge cuoche di famiglia che avevano insegnato a cucinare a sua madre, autrice tra l'altro di un famosissimo libro di ricette illustrato dal grande architetto Giò Ponti. Ma molto anche all'esperienza personale, fatta di viaggi, frequentazioni di grandi alberghi e ristoranti, scambi di ricette con amici altrettanto appassionati e, soprattutto, di tanta curiosità e di tanto gusto. Il libro unisce così alle grandi ricette della cucina internazionale le ricette della nostra tradizione. Nessuna indulgenza, invece, verso la nouvelle cuisine: per citare ancora l'introduzione di Cipriani, «quando oggi sento parlare di rivisitazione della cucina tradizionale mi sento male, perché le nostre ricette non hanno altro bisogno che di essere svolte correttamente». Concetto sul quale Emanuela Notarbartolo di Sciara è perfettamente d'accordo.
In his introduction to this volume, Arrigo Cipriani, owner of Harry's Bar in Venice, talks about his ' masters ' customers, and confesses as from them has learned almost everything I know about the culinary arts. Emanuela Notarbartolo di Sciara is surely among these ' masters ' customers, but-according to Cipriani, who talks about the kitchen of the large families as the best-given the aristocratic descent ' of his culinary art, deserves a ' Star '. In the inspiration of the author, play wise and ancient cuisine owes much to family cooks who had taught to cook at her mother, author of a famous Cookbook, illustrated by the famous architect Gi?? Ponti. But also very personal experience of travel, frequenting major hotels and restaurants, exchanging recipes with friends just as passionate and above all a lot of curiosity and taste. The book combines so to large international recipes the recipes of our tradition. No indulgence, instead, toward nouvelle cuisine: to quote the introduction of Cipriani, "when today I hear of reinterpretation of traditional cuisine I feel bad, because our recipes have no other need to be carried out correctly." Emanuela Notarbartolo di Sciara concept which is perfectly okay.