Dal tappetino al piatto (mitâhâra) - 9788881561728

Dal tappetino al piatto (mitâhâra): Come mai nei testi classici non ci sono indicazioni sul "cibo yoghico" (o "cibo per lo yoga")? Perché tutto è cibo e anche perché il come mangiare è più importante del cosa mangiare. E perché l'invito dei testi è a riflettere sul tipo di cibo, sull'atteggiamento verso il cibo, sull'effetto che desideriamo ottenere dal cibo che consumiamo. Come dev'essere il cibo perché sia adatto alla pratica dello yoga? Il cibo non è solo cibo, è anche quello che vediamo, sentiamo, leggiamo, annusiamo, respiriamo, diciamo perfino. Tutto ciò che entra in relazione con noi è cibo, e ci influenza. Ci nutriamo anche guardando il bello, leggendo cose ispiranti, ascoltando musica rilassante, celebrando. Perché mangiare ci mette ogni volta in relazione con il cosmo. Il cibo è qualcosa di divino, di meraviglioso, qualcosa da rispettare. Cibarsi è un atto sacro. E va celebrato.
How come in the classical texts there are indications on "food yoghico" (or "food for yoga")? Because everything is food and also because the how to eat is more important than what you eat. And because the invitation of these texts is to reflect on the kind of food, on the attitude towards food, the effect that we get from the food we consume. Like the food because it is suitable for the practice of yoga? The food isn't just food, it's also what we see, hear, read, sniff, breathe, say even. Everything that enters into a relationship with us is food, and influences us. We eat even watching the beautiful, reading inspiring things, listening to relaxing music, celebrating. Why eat there puts each time in connection with the cosmos. The food is something divine, wonderful, something to be respected. Eating is a sacred Act. And should be celebrated.