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Jung e Reich. Freud e i suoi discepoli. Eresia, misticismo, energia, nazismo - 9788857521848
di Andrea Pitto edito da Mimesis, 2014
- Prezzo di Copertina: € 38.00
- € 32.30
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Jung e Reich. Freud e i suoi discepoli. Eresia, misticismo, energia, nazismo
- Autore: Andrea Pitto
- Editore: Mimesis
- Data di Pubblicazione: 2014
- Genere: psicologia
- Argomenti : Freud, Sigmund Nazismo Jung, Carl Gustav
- Pagine: 668
- ISBN-10: 8857521842
- ISBN-13: 9788857521848
Jung e Reich. Freud e i suoi discepoli. Eresia, misticismo, energia, nazismo: Wilhelm Reich osservava l'uomo radicato al suo terreno fondamentale, quello biologico ed energetico: l'humus da cui si sviluppano tutti i fenomeni vitali, mente inclusa. Il pensiero di Carl Gustav Jung faceva prevalentemente il percorso inverso, risalendo alle vette più alte dello spirito, ove albergano simbologie ermetiche e gli stadi ultimi di quello che lo studioso zurighese chiamava processo di individuazione. Se il leit motiv di Reich può essere considerato la funzione orgasmica, quello di Jung è certamente la funzione simbolica, la concezione degli archetipi e il processo di individuazione. Tra le possibili tematiche approfondite in questo libro, quelle che compaiono nel sottotitolo ("Freud e i suoi discepoli. Eresia, misticismo, energia, nazismo"), non mancano di ramificarsi in una moltitudine di altri argomenti che volta per volta assumono specifica importanza. Questo lavoro dovrebbe indurre il lettore a contestualizzare meglio il pensiero di Jung e Reich nell'ambito della ricerca psicologica e non solo, permettendo, inoltre, di superare la superficiale contrapposizione che è emersa spesso tra loro e, al contempo, contribuire a rendere chiari, laddove si presentino, gli effettivi contrasti.
Wilhelm Reich observed the man rooted to its fundamental biological and energetic terrain: the humus from which grow all the phenomena of life, mind included. The thought of Carl Gustav Jung was mainly the opposite course, climbing the highest peaks of the spirit, where are the Habitat of hermetic symbolism and stadiums the past of what Zurich scholar called the discovery process. If the leitmotif of Reich can be considered Orgasmic function, that of Jung is certainly the symbolic function, the conception of archetypes and the discovery process. Among the possible issues in depth in this book, those who appear in the subtitle ("Freud and his followers. Heresy, mysticism, energy, Nazism "), there is no shortage of branch into a multitude of other topics that from time to time take on specific matters. This work should lead the reader to contextualize better the thought of Jung and Reich within the psychological research and not just superficial, allowing also to overcome the opposition that has emerged often with one another and, at the same time, help make clear, wherever they present themselves, the actual contrasts.
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Perché c’è bisognodi questo ibro su Jung e Reich? Non è possibile comprendere pienamente unadisciplina se non se ne conosce a fondo a storia. Alcunediatribe che oggi caratterizzano ildibattito psicoanalitico, e certe separatezze o scuole in contrapposizione tra oro, forse non avrebbero senso se i rispettivi protagonisti fossero interessati ad approfondire a storiadele ideedela psicoanalisi. Oggi molti giovani in formazione (e purtroppo anche tanti coleghi non giovani) eggono poco, non conoscono bene a storiadelo sviluppodei concettidela psicoanalisi, il contesto storico e culturale in cui sono nati. Ad esempio certe scuole avevano senso nela misura in cui erano nate come reazione ad altre scuole o idee, in seguito modificatesi a oro volta, per cui molte contrapposizioni oggi sono meno giustificate. Eppure molti steccati sussistono, sorrettida resistenze istituzionali, sociologiche, affettive,di identità. Vi èda augurarsi che tanti coleghi e giovani in formazione eggano questo ibro. Non solo è istruttivo, ma anche avvincente, quasi come un ungo romanzo che, una volta che o abbiamo terminato, rimaniamo un po’dispiaciuti perché non possiamo più continuarne a ettura. Paolo Migone Condirettoredi Psicoterapia e Scienze Umane