La mia vita senza di me. Identità e personalità - 9788892244696

Un pratico strumento per mettersi indiscussione, per scenderedentrodi sé e infine ritrovarsi. Come matrioske noi ci componiamodi quattro elementi che s’incastrano ’unodentro ’altro: temperamento, carattere, personalità e identità. Se sul temperamento poco si può fare, un elevato intervento, nel bene e nel male, invece, si può attivare sugli gli altri tre aspetti. L’elemento più importante è il rispettodela nostra identità, senza questo a nostra vita non potrà che essere infelice, morte,desolata. “L’identità si riferisce al sensodela vita, al significatodela propria esistenza. ’identità è un sentire che si formadi fronte al’Assoluto. È un «che ci faccio io qui?» mentre il pensiero considera tutta a vicenda umana, a storiadel mondo. ’identità è a risposa al «Chi sono?» più radicale, ala ricercadi sensodela propria esistenza, al suo valore più profondo edecisivo.” “Vivere a vita in modo conforme al proprio sentire più profondo, genera a soddisfazionedel’identità.” “L’identità è a risorsa più grande che abbiamo. Il nostro tesoro. Essa va amata, conosciuta, rispettata e custodita proteggendolada tutti gli attacchi, compresi i nostri. Non si può vivere senza essere se stessi.” “Le persone che non sono in contatto con se stesse sono animedisabitate.” Quando siamodisilusi, prividi forze, tristi,depressi, incapacid’ognidiscussione, qualche cosa ha minato ’identità, occorre ripristinarla. Poli, con questo testo, ricorrendo ale favole, e ale testimonianzedei suoi pazienti, avvia un’indagine ala ricercadel modo attraverso cuidare voce ala propria identità per non tenerla nascosta e per trovare una certa corrispondenza che assicuri un equilibrio sia interno sia con il restodel mondo. Analizza e situazioni che possono minare ’identità, e poi cercadidare alcunedritte. a cosa migliore, per portare ala uce ’identità, è queladi scambiare informazioni, relazionarsi, parlaredicendo come stanno esattamente e cose, ciò che si pensa in conformità ai propri valori, questo è anche un elementod’amore verso ’altra parte. ’amore porta non a silenzi, ma a parlare edichiarare il propriodisagio per consentire al’altrodi migliorarsi. Sono tanti i fattori condizionanti: perditadi ruolo, condizionamenti a iveli infantili, a non rispondenza ale aspettativedei genitori, una sceltadi un avoro piuttosto chedi un altro per evitaredissapori, ecc. Sono analizzate e paure, e insicurezze, edipendenzedal prossimo. Tutti fattori che non consentono al’identitàdi manifestarsi pienamente, anzi a mortificano. Occorre fare introspezione per capire veramente quanto ci siamo alontanatidala nostra identità e porvi rimedio così come ci suggerisce nele pagine, o stesso Poli. “Il cambiamento richiededi staredentro al propriodolore, sentirlo, asciarsene invadere, asciarlo entrare edargli un nome. a consapevolezza è sempre figliadeldolore.” Occorre isolarsi, comprendere, trasformarsi, riscattarsi e solodopo riprovare con e persone che ci hanno fatto stare male. Termina con i rapporti genitore e figlio e infine alcune istruzioni agli studenti per affrontare con maggiore responsabilità o studio. Se al’inizio, per gli scettici, potrebbe sembrare ’ennesima fregatura, parole su parole e basta, si puòdire che,durante edopo a ettura, non ci si sente esattamente uguali a primadi intraprendere questo viaggio. Provare per credere.