Giochi da maschi, da femmine e... da tutti e due. Studi e ricerche sul gioco e le differenze di genere - 9788884342645

Giochi da maschi, da femmine e... da tutti e due. Studi e ricerche sul gioco e le differenze di genere: Quando si intende acquistare un giocattolo, il primo aspetto che si tiene in considerazione, di norma, oltre all'età del bambino, è il sesso dello stesso: "Si tratta di un gioco da maschio, da femmine o da tutti e due?". La produzione di giochi e giocattoli presente sul mercato è, infatti, assai differenziata, come si può constatare anche semplicemente osservando la disposizione dei giocattoli nelle vetrine dei negozi specializzati e negli scaffali dei grandi magazzini, ma anche le pubblicità che intervallano sistematicamente la proiezione di programmi per l'infanzia. Bambole, passeggini, trucchi... popolano gli spazi rivolti alle bambine; mentre macchinine, supereroi, armi giocattolo... occupano quelli maschili. Si tratta di una differenziazione considerata assolutamente normale e auspicabile, perché rispecchia ruoli e qualità classicamente attribuiti a maschi e femmine. Le difficoltà emergono nel momento in cui le trasformazioni delle figure maschili e femminili nella società sono tali da entrare in conflitto con i valori trasmessi da tali giocattoli. Diventa difficile, per esempio, continuare a sostenere l'importanza che un maschio non giochi con il bambolotto in una società, come quella attuale, in cui i padri sempre più assumono comportamenti di cura nei confronti dei propri figli. Di fronte a tale realtà nascono una serie di interrogativi a livello educativo a cui il testo tenta di dare alcune linee di risposta attraverso un'analisi del gioco differenziato per genere nel tempo, una ricognizione della letteratura di ricerca e un'indagine su un ampio campione piemontese
When you want to buy a toy, the first thing you usually take into account, in addition to the age of the child, is the sex of the child: "Is it a boy's game, a girl's game, or both?" The production of games and toys on the market is, in fact, very diverse, as can be seen simply by observing the arrangement of toys in the windows of specialized stores and on the shelves of department stores, but also the advertisements that systematically intersperse the projection of children's programs. Dolls, strollers, makeup... populate spaces for girls; while toy cars, superheroes, toy guns... occupy the male ones. This is a differentiation that is considered absolutely normal and desirable, because it reflects roles and qualities classically attributed to males and females. Difficulties arise when the transformations of male and female figures in society are such as to conflict with the values conveyed by these toys. It becomes difficult, for example, to continue to support the importance of a boy not playing with the doll in a society, such as the current one, in which fathers increasingly assume caring behaviors towards their children. Faced with this reality, a series of questions arise at an educational level to which the text attempts to give some lines of answer through an analysis of the game differentiated by gender over time, a reconnaissance of the research literature and a survey on a large sample of Piedmontese