Inter-Nos. Sul come si trattano gli psicologi - 9788884101631

Inter-Nos. Sul come si trattano gli psicologi: L'obiettivo di questo libro è piuttosto inusuale: descrivere come si trattano fra di loro gli psicologi e gli psicoterapeuti, per riflettere su quegli aspetti che Jung definiva con il termine "Ombra". Gli autori (che sono appunto tutti psicologi e psicoterapeuti operanti in Italia) gettano uno sguardo interno alla loro categoria cercando di enuclearne incongruità e contraddizioni. Lungi dall'essere una vetrina di gossip e attento a non presupporre alcuna mistificante idealizzazione della professione, Inter-Nos è un libro che muove dalla quotidiana esperienza di rapporto tra colleghi, risultando così in grado di indicare essenziali motivi per una necessaria auto-riflessione da parte di coloro che considerano se stessi (e che anche da altri perlopiù sono considerati) "tecnici" della relazione e promotori della "salute emotiva". La tendenza ad arruolarsi in "scuole" spesso votate all'isolazionismo; il disequilibrio di potere tra donne e uomini in una categoria a larga prevalenza femminile; la talvolta scarsa preparazione professionale di psicologi e psicoterapeuti; il frequente atteggiamento di supponenza nei confronti dei giovanissimi agli esordi della carriera; il delicatissimo equilibrio che regola i rapporti tra docenti e discenti, fuori e dentro il contesto accademico: questi sono alcuni dei temi trattati dagli autori.
The goal of this book is quite unusual: describe how you treat each other psychologists and psychotherapists, to reflect on those aspects that Jung defined the term "Shadow". The authors (who are all psychologists and psychotherapists working in Italy) glance inside the category trying to identify inconsistencies and contradictions. Far from being a showcase of gossip and don't assume any mystifying idealization of profession, Inter-Nos is a book that moves from the daily experience of relationship between colleagues, making it able to indicate essential reasons for a necessary self-reflection by those who consider themselves (and that too from other mostly are considered) "technical" report and promoters of the "emotional health". The tendency to enlist in the "schools" often devoted to isolationism; the imbalance of power between women and men in a category by a large female prevalence; the sometimes poor professional training of psychologists and psychotherapists; the frequent attitude of arrogance towards the very young in the early days of his career; the delicate balance that regulates relations between teachers and students, both within and outside the academic setting: these are some of the topics discussed by the authors.