Identità polifonica al tempo della migrazione. Verso una «clinica della molteplicità» in psicoanalisi - 9788865314555

Identità polifonica al tempo della migrazione. Verso una «clinica della molteplicità» in psicoanalisi: Il libro riunisce alcuni psicoanalisti di varie nazionalità ed un sociologo, invitandoli a formulare alcune riflessioni sulla dimensione dello straniero e dell'estraneità che viene così declinata dal livello intrapsichico a quello interpersonale e societario. Nella Prima parte, lo psicoanalista francese René Roussilon dirige uno sguardo privilegiato sul romanzo Lo straniero di Albert Camus in cui la questione dello straniero viene indagata secondo diverse modalità artistiche; la psicoanalista svizzera Nathalie Zilkha, nota in Italia per i suoi scritti sull'adolescenza e la genitorialità, indaga alcune sfaccettature della soggettivazione dal vertice della vergogna. Ludovica Grassi conclude la sezione riflettendo sugli 'affetti in transito' tra cui la vergogna. Nella Seconda parte, Maurizio Ambrosini, sociologo, riflette sulle trasformazioni che coinvolgono le famiglie di migranti in relazione alla diversa temporalità degli spostamenti; Massimiliano Sommantico considera un altro vertice della 'famiglia a geometria variabile' e cioè quello del fraterno nell'ambito dell'adozione internazionale; Daniele Biondo partendo dalla sua esperienza di direttore del Servizio per Adolescenti Migranti a Roma elabora la teoria per cui l'adolescente migrante possiede una duplice natura identitaria: egli appartiene al suo gruppo d'origine senza appartenervi e alla società ospitante senza farvi parte. La Terza parte si apre con uno spaccato sulla situazione psicoanalitica in Libano che, malgrado le difficoltà, resta un luogo di dialogo privilegiato tra le comunità e riguardo alla psicoanalisi n
The book brings together some psychoanalysts of various nationalities and a sociologist, inviting them to formulate some reflections on the dimension of the foreigner and the extraneousness that is thus declined from the intrapsychic level to the interpersonal and corporate level. In the first part, the psychoanalyst French René Roussilon directs a privileged look at Albert Camus's novel The Stranger in which the question of the stranger is investigated in different artistic ways; The Swiss psychoanalyst Nathalie Zilkha, known in Italy for her writings on adolescence and parenthood, investigates some facets of subjectivity from the top of shame. Ludovica Grassi concludes the section by reflecting on 'in transit affections' including shame. In the second part, Maurizio Ambrosini, a sociologist, reflects on the transformations involving migrant families in relation to the different temporal movements; Massimiliano Sommantico considers another summit of the 'variable geometry family' namely that of the fraternal in the context of international adoption; Daniele Biondo, starting from his experience as director of the Service for Migrant Adolescents in Rome, elaborates the theory that the migrant teenager possesses a dual identity nature: he belongs to his group of origin without belonging to it and to society host without being a part of it. The Third Part opens with an insight into the psychoanalytic situation in Lebanon which, despite the difficulties, remains a place of privileged dialogue between communities and with regard to psychoanalysis n