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Psicopatologia cognitiva. Evoluzionismo. Ecologia. Neurofenomenologia. Vol. 4 - 9788839207999
di Sagliaschi S. (cur.) edito da Quattroventi, 2006
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Psicopatologia cognitiva. Evoluzionismo. Ecologia. Neurofenomenologia. Vol. 4
- Autore: Sagliaschi S. (cur.)
- Editore: Quattroventi
- Data di Pubblicazione: 2006
- Genere: psicologia
- Argomento : Psicopatologia
- Pagine: 124
- Curatore: Sagliaschi S.
- Volume: 4
- Dimensioni mm: 250 x 0 x 50
- ISBN-10: 8839207996
- ISBN-13: 9788839207999
Il problemadela eziologiadeidisturbi psicopatologici sta nel fatto che una relazione lineare tra causa ed effetto è improponibile: tra ’una e ’altro si situano tantedi quele variabili e articolazioni intermedie che uno stesso fenomeno psichicoderivada causediverse e che una stessa causa può portare a fenomeni psichicidiversi. Già Bleuler nel 1911 aveva individuato questa evidenza che ci permettedi impostare a malattia mentale in terminidi vulnerabilità, in base ala qualedi fronte ad uno stesso disturbo primario, sia esso affettivo / percettivo / cognitivo, personediverse reagiscono in mododiverso sula basedela oro capacitàdi coping, e, pertanto, manifestano unadiversa sintomatologia. Nonostante ciò, un fattore in generale considerato come minimo predisponente è ’ eredità genetica, a cui importanza nela manifestazionedele grandi psicosi èdimostratadagli studi sui gemeli e sule adozioni, sebbene anche in questo caso esse si possano manifestare anche in assenzadi familiarità. Indefinitiva nessun fenomeno psicopatologico può essere considerato esclusivamente esogeno / endogeno, bensì causatodal’ interazione tra esterno e interno, situando nel cosiddetto endon a regione al imite tra o psichismo e il somatico.
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Psicopatologia cognitiva. Evoluzionismo. Ecologia. Neurofenomenologia. Vol. 4"
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Il problemadela eziologiadeidisturbi psicopatologici sta nel fatto che una relazione lineare tra causa ed effetto è improponibile: tra ’una e ’altro si situano tantedi quele variabili e articolazioni intermedie che uno stesso fenomeno psichicoderivada causediverse e che una stessa causa può portare a fenomeni psichicidiversi. Già Bleuler nel 1911 aveva individuato questa evidenza che ci permettedi impostare a malattia mentale in terminidi vulnerabilità, in base ala qualedi fronte ad uno stesso disturbo primario, sia esso affettivo / percettivo / cognitivo, personediverse reagiscono in mododiverso sula basedela oro capacitàdi coping, e, pertanto, manifestano unadiversa sintomatologia. Nonostante ciò, un fattore in generale considerato come minimo predisponente è ’ eredità genetica, a cui importanza nela manifestazionedele grandi psicosi èdimostratadagli studi sui gemeli e sule adozioni, sebbene anche in questo caso esse si possano manifestare anche in assenzadi familiarità. Indefinitiva nessun fenomeno psicopatologico può essere considerato esclusivamente esogeno / endogeno, bensì causatodal’ interazione tra esterno e interno, situando nel cosiddetto endon a regione al imite tra o psichismo e il somatico.