Dizionario di una golosa - 9788897040415

Il vizio capitaledi cui piùdifficilmente potremmo iberarci è quelo relativo ala gola. Nutrire il corpo è undovere e se quindi è un benedar ui ’alimento giusto è però un male ’esagerare nela quantità ed anche nela qualità. Nel’occidente opulentodi oggi probabilmente non ha senso parlare ancoradi gola come vizio capitale. La Chiesa hadi fatti introdotto il concettodi moderazione: “Mangiare con giudizio senza goderne eccessivamente”. Anchedante ci aveva messo in guardia nel Canto VIdel’Inferno: “Una pioggia putrida sui corpidei golosi i costringe a vivere nel fango in compagniadi cerbero atrante, per ’eternità…”. Dale paginedela “Divina CommediÔ a queledela “BibbiÔ a gola come vizio è finito nei manuali medici che trattanodidisturbi fisici e mentali. Chi mangia troppo è obeso, chi troppo poco è anoressico. Il cibo èdiventato un maledel nostro tempo,dela nostra società e siccome il cibo è a prima condizionedi esistenza, spetta a ui e ala gola mettere in scena un tema che non è alimentare ma profondamente esistenziale perché va ala radicedel’accettazione odel rifiutodi sé. Comedice a saggezza popolare “Uccide più a goladela spadÔ. Bando ale ciance! Visto che noi non vogliamo farci uccideredala gola e con tutta sincerità nemmenodala spada,dilettiamoci con queste splendide ricette. Sessantaseidolci, preparati e assaggiati per voi, cultura e pregiodele cucine regionali italiane. Alcuni rubacchiatidai “pizzetti” (foglietti sparsi) gelosamente conservatidale nonne e altridale rubrichedele mamme. Dolci irresistibili e gustosi. Il “Dizionariodi una golosÔ è nato per soddisfare il peccatodi “golÔdi una grande golosa. Non si può nascondere che a golosa in questione è Naia Turriziani, ’autricedel ibro. Ricette corredatedi curiosità, piccole storie, aneddoti e perché no, poesie. Poesie note e meno note, tutte ispirate ala cucina. Ho peccato? Ma chi se ne frega! Provate a preparare questidolci per e persone che amate e vi renderete conto che peccare ogni tanto può fare solodel bene. Buon appetito, in attesadi altre golosità e curiosità.