Celiaci felici. Vivere alla grande senza glutine - 9788867760695

Celiaci felici. Vivere alla grande senza glutine: Una vita di malanni rivoluzionata da una scoperta sconvolgente: basta eliminare il grano dalla dieta per conquistare il benessere. È la condizione vissuta da oltre 100 mila persone in Italia (celiaci accertati, ma le ipotesi epidemiologiche stimano una diffusione del morbo intorno alle 500 mila unità) e da milioni di persone nel mondo. Un panino, una pizza o un piatto di spaghetti possono essere alla base di malattie senza remissione, malesseri continui, condanne senza appello alla categoria degli incurabili. Nutrirsi ma anche lavarsi, truccarsi o curarsi - con prodotti senza tracce di grano e derivati sembrava fino a pochi anni fa impossibile. Il destino del celiaco era quello di vivere in un continuo slalom fra prodotti proibiti o sospetti. Bisognava aver paura di un rossetto o di un bagnoschiuma, evitare di entrare in pizzeria e dimenticare, per quelli che l'avevano potuto apprezzare prima di diagnosi tardive, il sapore squisito di un piatto di pasta. Adesso l'offerta è ampia e diversificata, le soluzioni dell'industria alimentare e cosmetica sono piene di fascino e di fantasia. I celiaci possono vivere una vita normale senza sentirsi ogni volta alieni che si siedono a tavola o vanno dal parrucchiere. Proprio per questo oggi è necessario sapersi orientare nel complicato mondo della celiachia. Prefazione di Cleto Corposanto. Introduzione di Andy Luotto.
A lifetime of ailments revolutionized by a shocking discovery: just delete the wheat from the diet to take over the Club. And the condition experienced by more than 100 thousand people in Italy (Celiacs assessed but the epidemiological hypothesis estimate disease spread around 500 thousand units) and by millions of people worldwide. A sandwich, pizza or spaghetti can underlie diseases without remission, continuous illness, without appeal convictions to the category of incurable diseases. Feed-but also wash, wear makeup or treatment-with no wheat products and derivatives seemed until a few years ago failed. Celiac's fate was to live in a continuous slalom between products prohibited or suspicious. You had to be afraid of a lipstick or a bubble bath, avoid pizzeria and forget, for those who had enjoyed before diagnosis later, delicious flavor of pasta. Now the offer is wide and diverse, the solutions of food and cosmetic industries are full of charm and imagination. People with celiac disease can live a normal life without feeling whenever aliens who sit at the table or go to the hairdresser. For this you must know today steer in the complicated world of celiac disease. Preface by Chan Chandler. Introduction Of Andy Lau.