L'inconscio può pensare. Tra filosofia e psicoanalisi - 9788871865423

L'inconscio può pensare. Tra filosofia e psicoanalisi: In questo libro, donne e uomini incrociano sia la filosofia sia la psicoanalisi, pur provenendo da aree di pensiero diverse. Al centro del libro sta il problema di quali forme creative e intenzioni assuma l'inconscio; e quali forme di ragione possano accompagnare le sue trasformazioni. Autori e autrici pongono anche la domanda: a quale tipo di inconscio facciamo riferimento; a quale psicoanalisi e a quale filosofia? Viviamo un'inquietudine che ci impedisce di trovare pace nelle consuetudini stabilite, nelle istituzioni fondate, nei pensieri già formulati. L'inconscio è la parola che abitualmente spariglia queste carte e ci dà modo di intraprendere strade nuove. Nel fare incontrare filosofia e psicoanalisi di fronte a queste inquietudini, gli autori e le autrici mostrano come l'inconscio inceppandosi, esitando o accelerando, incuneandosi tra personale e collettivo, dando forme impreviste ai sogni, esprima un orientamento molto più che personale, perfino politico. Mantenere un legame con i movimenti dell'inconscio è dare un valore al pensiero per arrivare a un'altra forma di ragione che accolga finalmente il sentire. In altre parole, il libro mostra una ragione che dà conto dell'inconscio come forma di pensiero.
In this book, women and men cross each other's philosophy is psychoanalysis, despite coming from different areas of thought. In the middle of the book is the problem of what creative forms and intentions take the unconscious; and what forms of reason can accompany its transformations. Authors also pose the question: what types of unconscious we refer; to which psychoanalysis and philosophy? We live an anxiety that prevents us from finding peace in established practices in the institutions established, in our thoughts already formulated. The unconscious is the word which usually has shuffled the cards and gives us a way to embark on new paths. In bringing together philosophy and psychoanalysis in the light of these concerns, the authors and the authors show how the unconscious jamming, hesitating or accelerating, by wedging between personal and collective, giving unexpected shapes to dreams, expresses an orientation much more than personal, even political. Maintain a link with the movements of the unconscious is giving a value at the thought to another form of reason that finally feel welcome. In other words, the book shows a reason which gives an account of the unconscious as a form of thought.